mercoledì 30 settembre 2009

5 Anni di Racconti Metropolitani

Di latte e miele non ho bisogno al mattino,
Di pane caldo neppure.
A Mezzodì poi,
Posso rinunciar ad un piatto di pasta fumante,
e non perirò se farò a meno della mozzarella,
e Quel grappolo d’uva per oggi lascerò star.
Arrivò l’ora di cena,
e conserverò per domani le polpette
e ripongo nel frigo le melanzane.
Una giornata di pasto salto,
Ma se sopravvivere voglio
Un tuo abbraccio non mi dovrà mancar.

Noi Bloggatori (Voglio chiamarli così ok?) siamo come spugne, assorbiamo gli eventi della nostra vita e ci strizziamo per farne uscire un filtrato che verrà impresso sulle pagine del web.

Non sono capace di scrivere un libro, né di diventare uno stimato giornalista, ma solamente di gettare qui pensieri, riflessioni e cazzate .

Racconti-metropolitani oggi compie 5 anni amici, mica ciccioli. Dal giorni in cui ho pubblicato il primo racconto ne è passata di acqua sotto i ponti. Ho cominciato scrivendo racconti la domenica pomeriggio per staccare dallo studio universitario, poi col tempo ho abbandonato questo modo di utilizzarlo e R-M è divenuto sempre più un diario riflessivo dove venivano raccolti pensieri , invenzioni letterarie e processi mentali su di me e su quello che mi circonda. Lo definirei ormai un’appendice esterna del mio cervello che uso come lavagna di lavoro. Nella mia auto psicanalisi e nell’ ossessione a comprendere gli altri è diventato il mio specchio. R-M è ormai parte di me nel senso più puro del termine, come quando ami una persona e la senti parte della tua anima. Ha conosciuto i miei pensieri più bui, quelli nati lontano da casa, quelli campati per aria, e quelli improvvisati dalla passione. Flussi di coscienza, pensieri del giorno, rumori consigliati, opinioni sui fatti del giorno, invettive, urla d’amore; imprigionato nella mia bolla spesso è per me, il mio miglior modo per comunicare con l’esterno.
R-M è la cosa che mi rende più orgoglioso, nel guardarlo capisco che in me c’è qualche qualità, qualcosa che son capace di fare. “Grazie a lui ho conosciuto persone che non avrei potuto conoscere in altro modo, che a volte mi hanno aiutato e che a volte credo di aver ho aiutato io”.
Persone che vanno e persone che vengono. Noi rimaniamo qui nel frattempo poi si vedrà.
Auguri e Grazie R-M, anche se nessuno più ti legge, io sarò qui con te a crescere e maturare insieme .


Vi lascio con una cernita dei post di questi 5 a cui sono più legato

W il mercato  Leggi di murphy   Noia estiva  Provaci Tu  Schiavi D'amore  Fantasia di carta (Forse il mio preferito)              Un cancro italiano     Estate    Il sorriso   Filastrocca su un preservativo 
Messaggi in bottiglia da Salento    Il dialogo   In 26 anni   Pensiero del giorno
Discorso di fine anno    Visioni: Il gobbo   Corde su corde  L'uomo che non sapeva
I mezzi delle ideologie   Riflessioni di un vecchio porco  Premessa   La scimmia nuda
I dogmi della cucina  Donne  Binario zero  Allo specchio  Cantilena d'amore all'angolo della strada

   By Kirby & R-M

Rumori consigliati : I Deftones con la cover The Chauffeur




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domenica 27 settembre 2009

La curiosità umana

Fermarsi un giorno con l’auto vicino un lago, rilassarsi ed ammirare il paesaggio, dopo un po’ sentire dentro il desiderio di scoprire i dintorni, salire quella collinetta per vedere cosa c’è oltre e dopo aver ancora voglia di guardarsi intorno, di proseguire.
Per un cacciatore primitivo era fondamentale conoscere la sua area di caccia , sorgenti, rifugi, alberi, rocce, tanti particolari indispensabili da tenere a mente per procurarsi un bottino; si è evoluta così nell’uomo la curiosità di conoscere l’ambiente che lo circonda. Al giorno d’oggi l’amore per il viaggio di tante persone è una diretta discendenza della nostra curiosità primordiale di questa esplorazione planetaria non è fatta per sopravvivenza ,ma per diletto.
Tutte le scimmie sono animali curiosi e noi siamo l’esempio migliore, la voglia di scoprire l’ambiente è solo la prima delle infinite curiosità che ci hanno accompagnato nella nostra storia per arrivare fino ad oggi. L’agricoltura, l’artigianato, le arti, le attività sportive, l’industria, sono tutte figlie della nostra voglia di scoprire, indagare, sperimentare, creare, nuovi oggetti, nuovi metodi per muoverci, per intrattenerci, per sopperire bisogni.
Oltre al piano materiale la nostra curiosità si spinge soprattutto in quello sociale. Entrare in contatto con persone diverse dal nostro ambito familiare è fonte per noi di intensi stimoli culturali che ci conducono a profondi cambiamenti caratteriali e della visione delle cose. Un esempio : 2 donne caratterialmente simili, con lo stesso livello d’istruzione ed identica educazione da parte dei genitori, ebbene se la prima nata e cresciuta in un piccolo paesino con poche centinai di abitanti , con scarse possibilità di entrare a contatto con persone diverse dal suo contesto sociale , nell’età adulta sarà profondamente diversa da una donna nata in una metropoli moderna, abituata a relazionarsi con persone più disparate.
Stesso discorso per qualcuno che ha lavorato un anno in una città estera, rispetto a chi per lo stesso periodo ha visitato il mondo come turista. Nel primo caso si ha una assimilazione della cultura , mentre il turista benché abbia visitato più luoghi non assorbe allo stesso modo per le minori interazioni con gli “estranei”.
Volendo generalizzare minori sono le socializzazioni con gruppi diversi dal proprio e maggiore è la visione “ottusa” o “ingenua” della realtà.
La nostra voglia di stimoli sociali ci fa comprendere il perché preferiamo essere in città “vive” piene di persone nonostante lo stress che ne consegue dal caos metropolitano. Da quando le comunicazioni con l’esterno sono più facili ,la fuga dei giovani dai piccoli paesi è diventata una costante. Preferiamo ammalarci il fegato imbottigliati nel traffico che vivere da soli in una casa di campagna. La città simbolo meta di tanti cacciatori di stimoli sociali è New York che con i suoi otto milioni di abitanti ha da offrire stimoli per gran parte della vita. Alcuni al raggiungimento della terza età, quando hanno avuto una vita piena di stimoli preferiranno ritirarsi in un luogo tranquillo ma il resto di noi sarà sempre qui a vivere in città sovraffollate.

        By Kirby

Rumori consigliati: "Do the evolution" by Pearl Jam



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venerdì 25 settembre 2009

Cinismo istituzionale

- Altri 6 soldati morti in guerra e frasi di rito delle autorità. Siamo vicino alla famiglia , giorno di lutto è il momento di restare uniti e simili.
- Non abbiamo bisogno di cinismo per certe occasioni. Sei vite sono state spazzate via dall’orrore della guerra.
- Le milioni di vittime delle seconda guerra mondiale il più grande sterminio di popoli da parte dell’uomo è diventato solo un capitolo di storia che si studia a scuola. Per non parlare delle successive guerre, tanti e tanti morti di serie A e di serie B.
Trattarli da eroi è cinico, Distinguerli dai civili è cinico. I soldati caduti in campo sono morti bianche, morti sul lavoro.
Se loro sono da considerare eroi, anche i muratori morti cadendo da un impalcatura sono da considerarsi allo stesso modo. Voglio una medaglia anche per ciascuno di loro. Se gli orfani di guerra hanno agevolazioni perché non sono trattati allo stesso modo gli orfani degli altri caduti sul lavoro?
Forse conosco la risposta. Sono i militari che si aiutano a vicenda. Per gli altri non c’è nessuno, lo Stato non c’è, lo Stato è assente. Andate a domandare a tutte quelle famigli abbandonate a se stesse dopo la tragedia di una morte bianca. La verità è che il cinismo è intrinseco nel comportamento istituzionale, si attua un atteggiamento di facciata e poi tutto cade nel dimenticatoio, chi s’è visto s’è visto. Il ricordo rimarrà impresso solo per chi era vicino e per gli addetti i lavori.

        By Kirby

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martedì 22 settembre 2009

Pensiero del giorno : Almeno gli uomini hanno il pene per pensare, le donne neppure quello


             By
Kirby (Non sono maschilista e che mi disegnano così)

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martedì 15 settembre 2009

Pensiero del giorno: Questo post mi ha portato a fare una considerazione. Viviamo la nostra vita indisturbati, affogati dai problemi, preoccupati per raggiungere i nostri obbiettivi, rilassandoci con i nostri amici , gioiendo per le nostre vittorie e inconsciamente ignioriamo che un giorno può capitare una disgrazia inaspettata a noi o chi ci è vicino. Una malattia o un incidente che porteranno via quello che spesos diamo per scontato: la salute.
Non sono qui per portare avanti la filosovia del "Ricordati che devi morire", ma auspicare solo un pizzico di consapevolezza al modo in cui affrontimao la vita.

  By Kirby

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mercoledì 9 settembre 2009

Un giorno

Il vento comincia a portar via il caldo, la stagione è al suo finire . É finita l'ultima estate della tua giovinezza. L'età adulta è dietro l'angolo che ti aspetta.
Così è trascorsa, tra il sorriso di un amico e il pianto per una donna. Ti volti indietro e ti aspettavi qualcosa di diverso, invece è trascorso tutto tra estati aride e inverni di carestia.
Le donne che ti sfuggono , mentono a te , a loro , a gli altri. Non hanno il coraggio di affrontare la verità e si nascondono dietro scuse. Incontrerai altre ragazze e soffrirai ancora, o si certo che soffrirai. In un modo o nell'altro quella è la costante , per un motivo o per un altro alla fine vogliono solo l'amicizia, prima o poi, inevitabilmente.
Seduto e accasciato sul tavolo di legno stai, in mezzo ad una cucina vuota. Ti guardo attraverso lo specchio. Alcuni capelli bianchi iniziano a spuntare, ma tu sei sempre lo stesso, non sei mai cambiato, immutato come un sasso, con la tua anima adamantina, incontrollabile anche al tuo stesso volere.
Tortura orrenda per te. Ti fa paura tutto questo. Senza esperienze sarai sempre un debole, ogni volta tutto daccapo, ogni volta sempre peggio.
Sei malato , nessuno potrà mai aiutare un moribondo come te; solo sollievo c'è sulla tua strada, non cura.
Cala il sole, nella stanza le ombre iniziano a sparire, sei ancora immobile in quella posizione da morto ammazzato.
Ora cerchi di afferrare quel cuneo emotivo di malinconia. Vorresti isolarlo, plasmarlo fino ad una sfera e imprigionarlo sotto una campana di vetro. Osservalo bene, dentro c'è parte della tua vita.
Scolati quella bottiglia di vino, è ancora buono. Dopo potrai rialzarti e ricominciare a cercare, trovare e soffrire ancora, in questa girandola perpetua di sentimenti. Avanti una altra, cerca, trova, soffri, in un imperturbabile moto perpetuo.
A cosa serve denigrare cioè che non si può avere? A cosa serve trattar male chi ti sfugge? A cosa serve la vendetta? A cosa serve denigrare ? A cosa serve offendere? A cosa serve….
Vorresti barattare un po' di consapevolezza con della serenità vero?
Il vantaggio è che nella vecchiaia avrai da rimpiangere ben poco la tua giovinezza.
Questa è la vita signori

Pensiero del giorno : Amo i cani perchè con la loro esperssione sembra  che ridano sempre


  By Kirby

IO



                  

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martedì 8 settembre 2009

Urlo

Urlo e impreco
Per la mia disperazione e per il mio fallimento.
Lancio maledizioni e auguro malasorte a sconosciuti.
Questo paese è una cloaca a cielo aperto,
non si riesce ad emergere, dove la raccomandazione regna sovrana.
Urlo e immagino di poter falciare quelli che si parano davanti, incendiando case e carte.
Non volevo mangiare, ma avevo fame
ho ingurgitato prosciutto come medicina;
meccanicamente, senza badarci,
boccone dopo boccone aspettando che finisse.
Come la prostituta aspetta che il cliente gode.
Né superuomo ne superverme, solo inutilità;
snocciolo parole e consigli senza muover foglia.
La vita è una merda, la vita è uno schifo,
viva il qualunquismo in cui mi rifugio oggi.
Pur di non ammettere i propri errori,
le persone rifarebbero gli stessi sbagli,
perché hanno paura.
Preferiscono nascondersi dietro i loro valori e ideali,
ma in realtà hanno terrore di portarsi il rimorso per tutta la vita,
quindi scelgono la cecità.
Odio le mie virtù e amo i miei difetti;
vorrei abolire l’estate e andare in letargo d’inverno,
così e per sempre finché il fuso della mia vita non verrà staccato.
Ho voglia di urlare fino a rimanere afono.
Così non dovrò più perder tempo a parlare

  By Kirby

Rumori consigliati: La canzone popolare "Vulesse addeventare nu brigante"

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