venerdì 23 aprile 2010

L'ITALIA E' UNA .......



Tutto è scaturito da un affermazione di Italo Bocchino. In un suo articolo sul sito Generazione Italia, discutendo di questioni economiche e sociali dice “Vorremmo sapere chi decide come si spendono i soldi degli italiani e come si forma tale decisione”.
Questa frase rappresenta il cardine della trasformazione italiana e dei problemi conseguiti.
In servizio di Ballarò si parlava del divario tra ricchi e poveri in Italia era arrivato al 33% mentre alcuni anni fa era al 18%. Volgarmente diciamo “I ricchi sono sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri”.
Volenti o nolenti lo Stato Italia deve sottostare alle ferree leggi dell’economia. Italia, quindi come un a grande azienda dal punto di vista economico, con bilanci da gestire conti da far quadrare , debiti da pagare per evitare la bancarotta. Regioni, provincie, comuni non sono altro che aziende succursali della sede centrale.
Assodato questo, la domanda nasce spontanea. Se le decisioni economiche sono prese dal governo e lui appartiene al partito di maggioranza, come fa a non  saperlo?   
Costituzione alla mano l’Italia è ancora una Repubblica Democratica  ma Se gli appartenenti del partito al potere non conoscono tale informazione, possiamo escludere quindi che l’Italia lo sia ancora; Infatti Se il potere non è in mano ai rappresentati eletti dal popolo “ cade la condizione necessaria per una repubblica.
Resta ora da stabilire cosa è diventata l’Italia .
Regime dittatoriale? Monarchia assoluta?. Se fosse così tutte le decisioni prese sarebbero in mano a quell’uomo. Osservando bene nel corso degli anni e a seguito delle sue infinite figuracce) dubito che la sua intelligenza lo renda capace di ciò.
Quindi escludendo il potere di un partito politico e quello di un singolo uomo, rimane unicamente quello di uno strettissimo gruppo al di sopra della politica…
Il comando di un piccolo gruppo dicasi Oligarchia assoluta.

                      By Kirby

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martedì 13 aprile 2010


La sensibilità del popolo

Riflettevo sulla sensibilità di un popolo. Su come sia possibile, a volte, essere così sensibili verso il piccione zoppo o il piccolo passerotto malaticcio e indifeso e allo stesso tempo essere consapevoli e quasi non agire versoi bambini che muoiono di fame , a quelli che devono prostituirsi , per portare soldi alle famiglie, bambini mutilati dalle mine…
Alla fine arrivo alla conclusione: Siamo sensibili alla nostra realtà quotidiana, questa è quella che percepiamo. La tv, i giornali ,internet posso poco per questo tipo di sensibilizzazione. Perché non le viviamo come nostre realtà, basta poco per tornare alla nostra quotidianità. Se con cinismo disseminerei le città di bambini malnutriti o mutilati otterrei un effetto diverso è più incisivo. La signora che va al supermercato e vede fuori un bambino nudo in fini di vita non rimarrebbe così impassibile come davanti uno spot.
Cosa voglio dimostrare con questo? Che nonostante la tecnologia ci spinge sempre più in avanti con le relazioni, noi siamo lontani anni luce dal pensiero del “cittadino del mondo”. Filosofia alla portata di pochi individui per ora.
Quante di noi hanno visto solo in tv la guerriglia del g8 di Genova? Per 3 giorni la violenza scorreva a fiumi in tv, di certo allibivi ed eri sconvolto, poi ti affacciavi al tuo balcone di casa ed era tutto così normale, conducevi la tua vita come un giorno qualsiasi. Perché nessuno della tua tribù era coinvolto (familiari,amici, colleghi di lavoro).
Ben diverso è vedere la fame e la violenza fuori la propria porta. Per una presa di coscienza a distanza occorre l’ardua impresa di far conciliare una consapevolezza e una volontà a staccarsi dalle proprie radici tribali per una bene comune superiore.
 
Pensiero del giorno. Il primo passo per un futuro migliore è quello di mettere in dubbio le capacità di chi è al di sopra di te e l’umiltà di pensare che chi c'è sotto di te sia migliore.



                By Kirby
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sabato 10 aprile 2010


Disincanto Matematico

Bimbo cinico e spietato.
puro nella bontà quanto nella cattiveria.
Estremista di un orma dell'animo
e indagatore del resto dei passi.
Basta un tocco per ritrovarsi all'antipodo
Apri gli occhi!!!
capirai un giorno che
sei amato solo perchè sei come sei.
Intelligenza, intuito e astuzia
non rendono te un uomo.
Così rimani un spanna indietro gli altri.
Guarda in faccia la realtà
Non farti illlusioni
raggiungi il disincanto.
Spezza le catene della pietà
Lascia il tuo stadio,
infangati e fatti odiare,
poi cristallizza...
Se e solo se così farai,
forse diverrai un nuovo elemento
del sistema vita.

                     By Kirby


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venerdì 2 aprile 2010

Riflessione del giorno: Leggo con molto interesse e forse anche con morbosità il blog di una prostituta su splinder. I suoi clienti sono casuali non selezionati , pescati a casa da un annuncio. Notavo che più di una persona gli consigliava di fare il salto di qualità e buttarsi nel giro delle squillo di lusso. Gli avrebbe fruttato più soldi, avrebbe conosciuto gente influente, meno possibilità di incontrare squilibrati etc etc.
Questo consiglio spassionato dei lettori del blog, quasi fosse un consiglio ad un imprenditore o un artigiano per investire sul suo futuro professionale, mi spinge a riflettere sul fenomeno della prostituzione volontaria in Italia. Che cos'è per noi? Che valore gli attribuiamo?
La prostituzione è forse un mezzo fare soldi e affermarsi nella società? L'ultima strada che una donna percorre in questo periodo di crisi e carenza di lavoro? Forse il sesso è la  una merce di scambio per giocare sporco, per ottenere favori, superare esami, avere incarichi? L'arma più forte che hanno le donne per imporsi in questa società maschilista? Vittime o  istigatrici? Come giudichaimo chi al posto di spaccarsi la schiena per 8 ore al giorno come cameriera preferisce concedere il prorpio corpo ad uno sconosicuto per un ora? Sono da assolvere o condannare ? I trans si prostituiscono per pagarsi le operazioni e trasformarsi sempre più in donne.
E il loro clienti? Il libero professionista che lavora 12 ore al giorno senza mai fermarsi, in questo mondo sempre  più frenetico, gudagnando cifre astronomiche, si concede un momento di relax spendendo qualche centinaio d'euro per un paio di ore di prestazione. L'uomo solo e quello insoddisfatto della vita familiare che necessitano di una baia in cui ristorarsi per un oretta scarsa. Cosa sono?
Tante domande poche risposte oggi.
Non dimenticherò mai la sentenza di un giudice, in merito ad una signora piena di beni immobili che non mostrava nessun reddito. La finanza era convinata di aver scoperto un evasore fiscale, Lei ammise che quei beni li aveva comprati con i proventi della sua prostituzione. Il giudice sentenziò che non poteva pagare le tasse perchè quello non era un reddito ma una fonte di risarcimento morale per le sue prestazioni.

             By Kirby
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