martedì 21 agosto 2012

Pensiero del giorno

Pensiero del giorno: Sono partito per dimenticare, per conoscere, per sperare, per scoprire, per aiutare, per fuggire, per sognare. Oggi parto per caso

 

 

 

 
[youtube http://www.youtube.com/watch?v=qZZFqrvBflo]

 

See you next month

By Kirby

 

 

domenica 12 agosto 2012

L'evoluzione della menzogna

Una volta l’uomo comunicava a gesti, versi gutturali, espressioni facciali e corporee. Tutto era semplice, anche se l’inganno verso un proprio simile esisteva già.
Nacque la parola, le informazioni che gli uomini poterono scambiarsi erano sempre maggiori e più complesse. La menzogna fu la sua conseguente figlia. Se prima si poteva ingannare solo con gesti, adesso le false informazioni per ingannare qualcuno erano infinite. Con la nascita della parola l’uomo disimpara a fare affidamento su quello che gli trasmette un suo simile a livello corporeo e si concentra su quello che dice con la lingua. Oltre alla bugia diretta verso l’interlocutore si possono creare vere trame di falsità, architetture di superba malvagità.
Il passo successivo è stato la scrittura. Le informazioni sono preservate dall’oblio memoria, e la tradizione orale perde il suo valore. Allo stesso tempo, la verità assume inaudito aspetto soggettivo. Un personaggio storico a seconda dello scrittore può essere un grande conquistatore o un dittatore disumano. La vittoria in una partita di calcio, secondo gli aggettivi può essere comprata o meritata. Descrivi in un modo e il rigore c’era, descrivi in un altro e il capo del governo ha agito per il bene del popolo. Noi lettori dobbiamo solo decidere quale voce ascoltare, per nostre ideologie, simpatie, tifoserie e credi.
Ai tempi dell’informazione globale, le voci da ascoltare sono infinite, e ogni fatto può essere letto con infinite prospettive. Ci sono persone che negano i fatti dell’olocausto, come ci sono persone che negano i fatti della striscia di Gaza. Inoltre, com’è possibile raggiungere la verità storica sul conflitto Cecenia-Russia, sulla trattativa Stato-Mafia o sulla guerra in Iraq se interi poteri si muovono per spostare l’ago della verità dalla loro parte? La verità oggettiva assume così l’aspetto oligarchico, in altre parole la verità dettata dai più forti.

By Kirby

mercoledì 1 agosto 2012

Pillole di romanzo: Palla Magica

Palla magica

Iniziò tutto con un gesto della mano. Uno scatto repentino delle falangi come se avessi avuto gli artigli retrattili. Solo uno dei tanti gesti involontari che compi quando sei da solo, soprappensiero.
Quella volta fu diverso, perché ero in compagnia.
All’inizio non ci feci caso; non poteva un piccolo gesto farmi capire cosa stesse succedendo.
Tutti parlano e gesticolano nella solitudine di una stanza; ma in presenza d’altra è follia.
La mia mente stava chiudendo ogni comunicazione col mondo esterno.
È come vivere in una bolla, osservare l’esterno, ma senza interagire con gli altri. Alla stregua di quei malati mentali che vivono in un mondo tutto loro lontani dalla realtà, con l’unica differenza di essere consapevoli.
Non ho la pretesa di essere unico. Eduardo de Filippo, nella commedia le voci di dentro introduce Zio Nicola, che per disillusione delle cose umane ha rinunciato a parlare.
Chissà quanti vivono alla finestra della loro vita; ma rifiutarsi di parlare è qualcosa di ascetico, come la meditazione tibetana. Il vantaggio e che posso spacciarmi per filosofo, dichiarare la mia volontà per questo atto e nascondere la patologia.
Sono diventato una palla magica. Quelle palle giocattolo trasparenti, ripiene d’acqua, con una altra palla dentro, su cui è disegnata una faccia. Rendendo la faccia immobile a fissare il mondo che la circonda.

C’è crisi
Devo mettere da parte i sogni
E cominciare a vivere.
C’è crisi
Per fortuna non ho mai avuto sogni
Per sperare di vivere


By Kirby