venerdì 21 marzo 2014

Perchè San Scemo è San Scemo (seconda parte)


Il succo del precedente post era mostrare la miopia del popolo; punto di partenza per questa seconda parte. Ora partiamo da una frase pronunciata in un talk show politico.
Daniela Santachè parlava della crisi e si schierava contro l’austerity, anzi voleva dall’Europa il permesso per l’Italia di poter stampare nuova moneta e uscire in questo modo dalla crisi. Tralasciando che questa richiesta era fatta in uno studio televisivo in Italia e nessuno del suo partito si sarebbe sognato di fare una dichiarazione simile all’Europa.
Il bello è che ogni volta che ascolto un politico che parla in tv, le sue risposte ai problemi sono miopi, guardano il problema da un solo lato. Mi permetto di rivisitare lo schema esplicativo del compianto Giornalista Gianfranco Funari, sul sistema delle tasse delle tangenti e degli sprechi italiani. 



schema

Le tasse sono il modo con cui lo Stato preleva il denaro che dovrebbe usare per garantire i servizi. Meno soldi circolano e meno soldi a disposizione si hanno per pagare i servizi.
L’austerity è un cappio che impedisce di spendere più del dovuto per non fare debiti. Santachè (ma non è l’unica) vorrebbe rimediare alla crisi riducendo l’austerity cioè il fattore che controlla la spesa pubblica e addirittura chiedere di poter stampare più denaro. Idea quantomeno stupida e infantile oserei dire. Provate voi ad andare da Mamma Merkel e dire dobbiamo stampare altri soldi che questi non ci bastano. Se è di buon umore, il cancelliere tedesco vi riderà in faccia, altrimenti una bella pedata è servita. Infatti, com’è possibile vedere dal grafico, la sacca dei soldi dello stato italiano ha tante voci dirette che la politica potrebbe migliorare.
- Tangenti - Costi della pubblica amministrazione - Burocrazia - Evasione Fiscale
Sono 4 voci che gravano molto sul nostro bilancio, per meglio dire, sono il male della nostra economia. Purtroppo si parla sempre di Austerity causa principale. Non si può pensare alla mannaia europea dell’austerity, quando dietro la nostra nuca abbiamo 4 sanguisughe grosse come cocomeri. Nessuno mai si permette di fare un discorso più generico.
Ricordare troppe volte che la lotta all’evasione fiscale risolverebbe tanti problemi, è qualcosa di sovversivo e pericoloso. Gli argomenti sono trattati singolarmente in modo da poter affermare tutto e il contrario di tutto. Il popolo è stupido e non può unire i pezzi. Il popolo è stupido ed ha scarsa memoria. Il popolo e stupido e non è fatto per i grandi schemi. I grandi schemi istruiscono. I grandi schemi fanno capire. I grandi schemi fanno paura. Lo scemo è meglio che rimanga scemo
By Kirby

venerdì 7 marzo 2014

Testamento




Se potessi scegliere quale destino far capitare ai miei resti corporei, una volta che l’ultimo respiro di vita si fuoriuscito dal mio torace, sarebbe quello di esser fiero pasto per animali.
Vi prego, non sono un essere disumano e abbietto, capace di mostruosità degne di Erode. Non sono quella neve rimasta attaccata sotto la ruota del carro da guerra, che stinge il suo pallore con il fango e il sangue dei morti.
Il mio desiderio folle è il traguardo di un percorso composto da saggezza e giustizia.
Orsù, insaccate la curiosità ai piedi e seguite la mia strada, costa solo il tempo di consumare una mela e chissà il vostro giudizio potrebbe addirittura mutare.
A seguire le leggi degli uomini, finirei freddo e senza respiro in una casa di rovere ricoperto dalla fredda terra. I miei unici amici sarebbero i vermi che banchetterebbero al mio tavolo fino alla fine delle scorte di viveri.
Or dunque, chiedo a voi viaggiatori, vi piace l’ultimo quadro della vostra pinacoteca, dove siete immobili e distesi mentre vermi ingurgitano la vostra carne pezzo dopo pezzo?
Quanti sono gli uomini ammaliati dal vigore e dal fascino del leone rispetto a quelli innamorati del viscido e gorgogliante verme?
Ecco perché ritengo più onorevole scomparire per bocca di leone da questa Terra, come se il mio corpo fosse portato via da Achille piè veloce, piuttosto che attendere gli amici striscianti per l’ora della merenda.
Fino a qui la mia barca è stata sospinta da una vela di orgoglio ma l’amore verso la natura porta con sé una brezza diversa: Karma il suo nome. Restituire a chi mi ha dato tanto è l’imperativo. Così pennellata su pennellata si figura il soggetto del mio ultimo quadro.
Il Porco del Suino
Tutto lindo e rosolino,
a vederlo è gioioso
ma a gustarlo è succoso.
Lo affetto di fretta
Per mangiar la pancetta.
Gli afferro la ciccia
E fare tanta salsiccia.
D’amore gli mando un bacio
E poi lo cospargo di cacio.
Inquieto se scompare la griglietta
E non poter cucinar la costoletta
Per fortuna son diletto
E rimedio col filetto,
Ma c’è mia figlia Diletta
che si accontenta della polpetta.
Sapiente ha coltivato la scarola
Per stufarla con la braciola.
Il dubbio resta per lo spezzatino
Da poter sostituire col cotechino.
O tu che leggi questo scritto
Non arrogarti il diritto
Di chiamarmi animale,
Che io amo il maiale,
E soprattutto le maialine
Per farne tante scaloppine.

Ecco che Dopo tanti pasti, il pasto del maiale è la fine più Salomonica per i mei disprezzabili resti.


By Kirby