lunedì 29 ottobre 2012

Dimmi cosa dici e ti dirò chi sei

Notavo che quando due sconosciuti iniziano una conversazione mentre sono su un mezzo pubblico, di solito iniziano a parlare di tempo e clima: il freddo, il caldo, la pioggia, il sole…
Mentre in altri luoghi si possono trovare situazioni d’ intesa che spingono a parlare d’altro, quando si è seduti vicini sul treno, si parte da zero, non c’è un appiglio diverso.
Credo che il principio fondamentale di una comunicazione orale sia dire qualcosa che interessi l’interlocutore. Inconsciamente, sappiamo che il clima interessa la persona che abbiamo davanti perciò ci lasciamo sfuggire quel: «Che caldo oggi».
Prendiamo due soggetti casuali, Piero e Lisa . Gli argomenti di cui Piero potrà discutere sono suddivisi in tre grandi categorie:
- Prima persona, se stesso, cioè Piero (Io ho fatto questo, io ho fatto quello, io sono stato così…)
- Seconda persona, il suo interlocutore, cioè Lisa (Cosa hai fatto?, cosa ti è successo? Cosa ti piace?)
- Terza persona, cioè una persona diversa da loro due, o una argomento esterno a loro due ( Giulio ha fatto questo, Nel film succede quello, Ieri è successo quell’altro)
A seconda della frequenza di queste tre categorie possiamo con facilità capire chi è il nostro interlocutore. La predominanza di “prima persona” può indicare l’elevato l’egocentrismo di quella persona.
Stesso dicasi se uno evita accuratamente la Prima persona, quasi fosse un annullamento virtuale del proprio ego.
Poi naturalmente la mono discussione , per una terza persona o per un argomento indica la sua “fissazione”
Divertente è invece il dialogo tra sordi, quando entrambi parlano esclusivamente di se stessi non ascoltando le parole altrui
Un elevata presenza di, seconda persona, azzardo che dia un valore dell’empatia di quella persona.
Questi sono però caratteri generali che non tengono conto dell’altro interlocutore. Di solito è diverso il dialogo di una persona vicino all’amico del cuore rispetto al fidanzato o un collega di lavoro. Egocentrico assoluto è chi, a prescindere di chi ha d’avanti, risponde in una discussione sempre con il “se stesso”.
Ma le variabili sono numerose e affermazioni sommarie portano solo giudizi sbagliati.
Tutta la questione è molto complessa e meriterebbe un lungo trattamento in luogo diverso dalle pagine di un blog.
Sappiate però che le persone con cui dialogate, anche nell’inconscio registrano le vostre argomentazioni, e facilmente si stuferanno se parlate solo di voi stessi o di argomenti di cui loro non interessa nulla.
Tu che leggi, qual è il tuo argomento preferito?


  By Kirby

Rumori consigliati: Portishead con Western eyes

giovedì 18 ottobre 2012

Come uccidere la mafia: istruzioni per l'uso

E' stato ucciso Pasquale Romano, 30 anni. Un innocente scambiato per qualche cammorrista.

Il lucido e feroce articolo di Arnaldo Capezzuto dal titolo "Cammorristi siete dei bastardi" ha suscitato in me queste considerazioni.

Putroppo di bastardi così, è piena l'italia. L' articolo trascina con sè una rabbia che coinvolge il lettore e lo spinge a volere la corte marziale per i cammorristi. Sono sicuro che il suo è un odio mosso d'amore per la città. 

Non è con la violenza che si risolvono le cose. A piazza Garibaldi ci sono ancora i truffatori del gioco delle tre carte. Sono sempre là , nell' indiferenza generale ad aspettare ignari turisti. Bisgonerebbe bastonarli per mandarli via?
Siamo civili e i problemi si risolvono con le le leggi e i provvedimenti.
- Celle di isolamento per i boss
- Una riforma della giustizia che porti alal conclusione dei processi più velocemente e non con la prescrizione
- Legalizzazione delle droghe leggere che porterebbe ad un grande perdita di denaro per le organizzazioni criminali
e poi uno Stato presente verso le famiglie più a rischio. La mafia è come un corpo composto da mille corpo. Decapitarlo non vuol dire ammazzarlo ma lasciare spazio a chi è sotto. La mafia è un albero, bisogna agire alla base riducendo il più possibile l'ingresso di energie fresche. Senza radici un albero si secca, Un albero secco non incute timore. Un albero secco, muore


  By Kirby

sabato 13 ottobre 2012

sabato 6 ottobre 2012

Le responsabilità della politica



Vorrei cominciare questo post con una mia idea.
Se dovessi scegliere un settore su cui investire per il rilancio dell’economia italiana sceglierei settore alimentare. Rilanciare l’agricoltura e l’allevamento con forti agevolazioni fiscali per piccole e medie imprese, semplificazioni burocratiche e soprattutto escogitare metodi che accorcino la filiera di vendita, affinché ci sia un’equa distribuzione del profitto. Siccome il nostro paese è riconosciuto per la qualità dei prodotti, sarebbe opportuna anche una politica di protezione e propaganda del “made in Italy” all’estero. Marchi e bollini di qualità sono facili da contraffare, più difficile è falsificare un codice QR di collegamento a una pagina web dove è presente la scheda del prodotto.
Quello appena scritto potrebbe costituire l’abbozzo per un programma di governo. Io non sono un addetto ai lavori, non sono laureato in economia e non lavoro nel campo dell’agricoltura. Sono un semplice cittadino che informandosi ha sviluppato una propria opinione sull’argomento. Il governo Monti è stato il governo della quadratura dei conti, del rigore e degli aiuti alle banche. Il prossimo governo non sarà più tecnico e dovrà scegliere una linea politica per condurre il paese. Siccome la campagna elettorale è già cominciata, auspicavo che oltre al dialogo sui candidati ci fosse anche quello sul programma. Come da semplice cittadino ho lanciato la mia idea per un programma, mi aspetto che anche chi vuol essere eletto mostri le sue soluzioni. Questa è l’aspetto peggiore di questa politica, nessuno si mostra disposto a parlare di contenuti. Le possibilità sono due, o non hanno idee su quali obiettivi puntare per provare a uscire dalla crisi oppure hanno paura. Sono intimoriti di proporre soluzioni perché hanno paura di perdere voti. Paura di prendere una posizione. Tutti sono lì a consultare i sondaggi, un giorno sì e l’alto pure. Ogni loro discorso deve essere vago e nessun riferimento a eventuali punti di programma. Per paradosso, l’unica frase che ricordo come eventuale provvedimento, una volta al governo, è l’affermazione scellerata di Berlusconi di eliminare l’imu.
Una politica che non vuole assumersi responsabilità non è una buona politica e non fa sperare bene per il futuro del paese.

By Kirby

lunedì 1 ottobre 2012

Otto anni di R-M


Otto anni che scrivo su racconti metropolitani. Il primo anno senza splinder di cui sento la mancanza. Il mio blog non ha più trovato pace, ora esiste in triplice copia su tre piattaforme diverse. Da qualsiasi indirizzo state leggendo, sappiate che il contenuto è sempre lo stesso cambia solo la forma. Splinder era diverso, nella pagina iniziale era riassunto in pratica tutto. Bastava un semplice tasto per visualizzare profili, blog, chat, amici, foto….
Splinder era più social, si favorivano i commenti tra i blog e le conoscenze tra gli utenti. Ma le cose finiscono e non possiamo farci nulla.
Così siamo di nuovo qui.
Le persone di solito alla fine dell’anno compiono i propri bilanci, altre volte aspettano il compleanno per tirare le somme. Personalmente questi anniversari mi lasciano abbastanza indifferenti. Il primo ottobre, invece, per me è qualcosa di speciale. Forse perché da quando ho cominciato a scrivere è iniziato un percorso diverso della mia vita, forse perché questo blog è come dico sempre in simbiosi con me, oppure perché l’anniversario di un blog, non arriva indipendentemente dalla tua volontà, ma si conquista post dopo post.
Devo dire che in tutto questo tempo non ho mai pensato di smettere e su molti miei Cv c’è la voce Web Writer con l’indirizzo di R-M in bella mostra.
Per me scrivere su R-M è poter toccare i miei pensieri, e lanciare le mie parole in una bottiglia con la speranza che arrivi a degli sconosciuti.
Perché chi ti legge su un blog, è interessato alle tue parole, non si finge interessato mentre pensa ai fatti suoi e non annuisce solo per buona educazione.
Se vivi il blog nel modo, giusto hai la cosa che più si avvicina al concetto astratto di tua anima.
Quest’anno solo festeggiamenti sobri, niente concerti e fuochi artificiali, per essere in linea con le misure di austerità del paese. Perché R-M a differenza dei nostri parlamentari è sensibile ai temi economici e vicino alle persone povere. Vi saluto con 8 link. Uno per ogni anno di R- M, otto ingranaggi fondamentali di questa simbiosi uomo-blog.
Nel rileggerli mi vergogno dei miei pensieri sciocchi e di quelle scritte nell’inconsapevolezza.
Forse è questo il senso della vita, voltarsi in dietro e pensare di aver fatto solo cose stupide, poi guardare avanti e capire che puoi solo continuare così.


 W il mercato
 
Lo scarafaggio
 
Pensiero del giorno
 Corde su Corde

Notte da lupi a San Lorenzo
Parole sparse al vento
 
Amore infuocato
 
30 Pensieri


   By Kirby