martedì 17 settembre 2013

Il perchè del culo

Il culo è la parte del nostro corpo dotata del muscolo più grande detto Grande Gluteo. Sostiene il peso del nostro corpo e ci permette di camminare in verticale tranquillamente.
Il culo, nella specie umana, ha anche la funzione di richiamo sessuale ancestrale. Funziona così: il culo è associato ai fianchi e avere un culo grande vuol avere fianchi ampi per accogliere un bambino e aumentare le possibilità che nasca senza problemi.

La natura mi affascina, riesce a unire l’utile al dilettevole.
Non siamo le uniche scimmie a usare il posteriore come richiamo sessuale, anche per i babbuini ha una funzione sessuale ma non ha tutta questa importanza nella locomozione.

Così penso all’atto di sculettare, il movimento di natiche durante la camminata, sembra così naturale nelle donne che mi fa supporre che sia tutta una questione anatomica. La natura in pratica ha dotato la donna di una camminata sensuale per attirare l’uomo.
Parlando con delle amiche psicologhe mi hanno ricordato di non sottovalutare l’aspetto mentale. Ovvero l’intenzione di sculettare volontariamente. Il dubbio se sia volontario o meno, assale la mia mente; è un tarlo che mangia i miei pensieri.
E’ una questione evoluzionistica per cui può cambiare, almeno per me, la visione delle cose. Non dimentichiamo che i tacchi oltre a far guadagnare centimetri alle donne, risaltano le gambe e movimento del culo rendendolo più “appetibile”
Cerchiamo di ragionare. Il corpo della donna è diverso dall’uomo, ha i fianchi più larghi per la conformazione delle ossa del bacino diverse. Per ospitare e partorire un bambino. Inoltre a differenza dell’uomo, il grasso corporeo si accumula sui fianchi e le cosce. Questo comporta oggettivamente che in media il culo è più grosso. Quindi quando una donna cammina, il movimento del suo posteriore è già normalmente più evidente di quello di un uomo.
Il dubbio dello sculettare volontario rimaneva un dubbio. Anch’io ci riesco se cammino in un certo modo, quindi volendo, potrei camminare sculettando. Per la prova del nove sono uscito per strada a osservare i culi. Osservare ogni tipo di posteriore, in shorts, in gonne, in jeans, giovani, vecchi, sodi, mosci, di donne e uomini indistintamente. Dovevo catalogare e capire. Nessuna valenza scientifica per carità, solo prove personali. Gli unici culi da scartare erano appunto quelli sui tacchi.
La prima cosa che noto è la più banale, il culo delle donne è più corposo quindi è maggiormente messo in risalto dal movimento. A un occhio inesperto quello può sembrare uno sculettare ma non è così. Decisivo è stato vedere una donna in pantaloncini corti che faceva footing. Non c’era nessun segno evidente di “sculettaggio”.
Più osservavo culi e meno vedevo quel famoso movimento oscillatorio presente nelle nostre menti.
Le poche persone che ho visto mostrare i segni evidenti erano delle ragazze giovani alcune in compagnia di un ragazzo e il movimento del sedere era accompagnato da un movimento oscillatorio dei fianchi (all’altezza delle maniglie dell’amore, per intenderci) che per camminare non ha nessuna importanza.

Come ho detto prima, anch’io posso sculettare scaricando il peso suoi fianchi mentre cammino. Alla luce di questi fatti posso concludere che l’anatomia della donna aiuta questo movimento oscillatorio del culo ma da solo non basta, interviene un elemento psicologico affinché lo “sculettamento” sia a regola d’arte!
(un ringraziamento a chi mi ha aiutato nell' impresa)
By Kirby


domenica 1 settembre 2013

Il tempo delle dediche


Il braccio muove sul giradischi e gli Smiths girano sul piatto.
“Take me out tonight/ Where there's music and there's people…”
Nove mesi, quanto il tempo necessario per un bambino. Nove mesi, il tempo di far scorrere tre stagioni. Nove mesi fa vidi il tuo sguardo e il tempo trasfuse via.
Tu. Chi sei tu? Cosa nascondi dietro quel libro?
Non ci sono parole su cui poggiarmi, perché parli attraverso le foto. Un mondo silenzioso fatto di concerti, di un viso che sfugge e di braccia in movimento. Riuscissi almeno a filtrare parte del tuo essere, avrei un inizio.
“Because I want to see people/ And I want to see life”
Cerco la nota da cui cominciare a ricomporre quel pentagramma. Ti sorprenderesti se fuoriuscisse un richiamo per unicorni? Una melodia per far ruotare le girandole, è facile. Addirittura una sciocchezza, quella per l’esplosione di palloncini. Il discorso è diverso se parliamo di creature che vivono solo nella nostra testa.
“And if a double-decker bus/ Crashes into us/ To die by your side”
T’immagino in un treno a guardare fuori mentre piove, disegni un fiore sul vetro appannato, e chissà quali pensieri ti attraversano mentre Morrissey canta nelle cuffie.
Su e giù per la penisola a percorrere il destino sui binari.
La tua valigia si fa e si disfa al ritmo di sogni e bisogni, mentre io inseguo la traccia nascosta di due sconosciuti.
“I thought, Oh, God, my chance has come at last/ But then a strange fear gripped me/ And I just couldn't ask”
Desideri e viscere
Le tue gambe nude che affondano nella sabbia umida.
Emozioni e illusioni.
La canzone profetica che sembra scritta per te.
Fantasia e vinile
In questa ricerca dell’invisibile, la soluzione era vicina a me, nel testo di una canzone.
La serratura è la cura che riponi nella gentilezza del prossimo.
“Take me out tonight/ Oh, take me anywhere/ I don't care, I don't care, I don't care”
Ora potrei capire cosa dicono i tuoi occhi, ma non posso più continuare…
“There is a light and it never goes out/ There is a light and it never goes out/ There is a light and it never goes out”
…ho dimenticato il loro colore…la musica è finita.
Il mio gioco era dedicarti canzoni, quel tempo non c’è più e questa la dedico a me.






By Kirby