E
se un giorno la Terra tremasse e si squarciasse con una crepa lunga chilometri?
E se da questo lungo solco, insieme alla lava incandescente, fuoriuscisse il
Dio delle Patate?
L'essere
che ha generato tutte le patate esistenti. L'immenso tubero grande come una
luna, che vive nell'abisso del nostro pianeta, verrebbe a chiedere conto di
tutti i suoi sudditi che abbiamo ingurgitato, per secoli.
Patate
scuoiate vive, tagliate e gettate in olio bollente senza vergogna, senza la
minima emozione. Patate strappate dalle
braccia della loro terra, lessate e schiacciate. Un genocidio perpetrato nel silenzio e nell'omertà
in nome di una morale deviata: non parla, non ha voce.
Alla
sua comparsa, tutte le patate del pianeta volerebbero verso di lui, e trovarsi
per strada con dei proiettili vaganti che ti sfiorano la faccia, non sarà un
felice momento. Come monito per i posteri, il Dio delle patate, avvolgerebbe in fiamme
eterne, le fabbriche di sterminio della Mac Donald, i vulcani erutterebbero
all'unisono il più bollente purè di patate della storia della cucina.
< Una piccola radice si formò dal mio
corpo, alimentata dal Sole, crebbe fino a circondarmi. Nacque un suolo fertile
in cui il mio popolo ha vissuto in pace. Fino alla comparsa dell'essere più
cieco e malvagio che la memoria di un tubero possa ricordare. Distruggono e
consumano tutta la mia superfice. Perdono tempo a raggiungere il cielo e non
ascoltano le preghiere di chi é sotto, parassiti che giocano a far dio. Mi
consola sapere che non sarete mai grandi abbastanza da distruggere la radice, e
quando ritornerò, vi sarete già estinti da secoli> Queste sarebbero le sue parole.
Ma
siccome nessuno conosce la sua lingua, non sarebbe compreso. Vedremmo solo la più
grande patata che l'uomo possa immaginare, fuoriuscire dal pianeta e volare via
nello spazio, insieme a tutti gli altri tuberi presenti sulla Terra.
By Kirby
Nessun commento:
Posta un commento