lunedì 21 marzo 2005


La fisarmonica (terza e ultima parte)



Una falce di luna fa comparsa nella notte, è di color rosso scarlatto. Nel cielo buio quella falce poteva assomigliare a qualsiasi cosa. Un poeta poteva paragonarla al sorriso di un clown, qualche mente losca alla falce della morte, l’innamorato in qualche modo l’avrebbe collegata alla sua amata, e un bambino al sorriso dello Stregatto.



 Gaia rammenta la fisarmonica giocattolo che aveva quella bambina del treno. Una piccola fisarmonica rossa fatta apposta per un qualcuno di piccola statura. Una bambina era entrata nel treno, avrà avuto cinque o sei anni, sorvegliata da una giovane adolescente. La piccola entrava nei vagoni accennando alcune note con lo strumento, si fermava pochi secondi ad ogni gruppo di sedie, giusto il tempo di osservare se qualcuno stesse maneggiando delle monete, poi passava alle successive. Tutto questo alla presenza dello sguardo impassibile della ragazzina.



 Una scena simile era normale per i quei passeggeri; compresa Gaia.



 Stavolta, però, un particolare aveva allarmato la ragazza. Ero lo sguardo della piccola musicista. Un’espressione immersa nel vuoto, come quelle degli operai di una fabbrica costretti a svolgere tutto il giorno i medesimi movimenti. Un viso spento dall’ingrato lavoro. Un lavoro iniziato quando si è in fasce, in braccio alla madre o qualche sconosciuta. E continuarlo per tutta la vita.



 E fu così che Gaia rivolse la parola alla bambina: “Come ti chiami?” “quanti anni hai”. Domande che insospettirono la sorvegliate, che prese la piccola con un braccio e la portò via.



Le due mendicanti scesero dal treno seguite da Gaia. Colta da un attacco di rancore, la donna iniziò a molestare la “guardiana”.



 “ Perché l’hai portata via da me?”, “Di cosa hai paura ?”.



 Domande le cui risposte erano semplici imprecazioni.



 La piccola musicista turbata dall’accaduto iniziò a piangere, attirando l’attenzione dei presenti. Tra cui un poliziotto….



 Al commissariato le solite cose; accertamenti, convocazione dei genitori della piccola, domande per tutti e burocrazia varia. In pratica tutto ritornerà come prima in pochi giorni.



 Mentre la falce di luna è su nel cielo Gaia prepara le valigie. Temporaneamente andrà a vivere con un’amica in un piccolo paesino, ha lasciato il lavoro e lascerà la sua casa. Troppi problemi emotivi le sono stati causati per la sua troppa sensibilità, è ora di cambiare aria.



 Gaia è in gamba e sicuramente troverà un nuovo lavoro in un nuovo posto e saprà ricominciare di nuovo.



 



 



 



               By Kirby



<!--



-->

Nessun commento:

Posta un commento