sabato 10 novembre 2007

Il secondo racconto che ho scritto per il concorso sul vino. Qui è linkato invece il vincitore http://lettiinunsorso.santamargherita.com/img2/104/VOLPATO.pdf

Silenzio si giudica

Al prestigioso salone nazione di vini italiani c’è qualcuno che sta giudicando.
Sul tavolo di legno coperto da una tovaglia bianca, ci sono in bella mostra una serie di bottiglie di vino.
Un brulicare di persone approdava al tavolo, assaggiava, e si allontanava. Degustatori, produttori, appassionati, semplici curiosi, tutti che sfilano davanti alle bottiglie.
“Il suo colore è ambrato, ricco di corpo con un odore intenso e sapore aspro”.
“ Concordo caro collega , invece quest’altro presenta un aspetto limpido, di colore rosso rubino vivo . All'olfatto si presenta intenso e persistente con sentori di piccoli frutti rossi del bosco. "Al sapore è secco, sapido e caldo”
“ Ha ha." Dall’altro lato del tavolo provenne una risata di schernimento” “Questa la chiami una degustazione? "Cosa sei ubriaco ?”
“Ha parlato quello a bassa gradazione alcolica…”.
“Smettiamola ora, cosa siete dei bambini capricciosi ?" Siamo seri signori.” Era la bottiglia di Chianti a parlare e a rimproverare gli altri che stavano sbeffeggiando i sommelier.
Su quel tavolo vini da tutta Italia, ognuno con la sua personalità, ognuno con lo spirito della sua terra.
“Guarda quello lì, con quella cravatta a pallini tutto gonfio e impettito, sembra una damigiana” disse Monferrato.
“Non ha il minimo senso dell’eleganza” commentò Contessa. “A certe persone dovrebbe essere vietato l’ingresso ”.
“Ha le guance tutte rosse, chissà quanto ha bevuto fino ad ora” intervenne Sangiovese.
“Perbacco, io lo ricordo bene, mi ha assaggiato ieri, aveva un alito orribile, puzzava di sigaro e poi aveva anche le carie”. Disse la bottiglia di Monica inorridita.
“Speriamo allora non provi a bermi” disse Contessa.
“Invece questo è un ottimo sommelier” disse Sangiovese “Impeccabile nei movimenti, serio, deciso…”.
Contessa si trattenne a osservarlo poi disse “Sì, devo confermarlo, raro è vederne uno così, ormai non sono più quelli di una volta…”.
“Di contesse rompiscatole invece c’è ne sono eccome” disse Primitivo vicino a Solopaca che annuì.
“Che cosa hai detto ?” disse Contessa.
“Nulla, nulla”.
“Guarda che ti ho sentito”.

“Ammira quella !” Esclamò Castelli romani “Davvero un bell’esemplare di donna” .
“Tutta silicone” disse Monica.
“E tu sei tutto vetro” rispose Solopaca.
Castelli romani scoppiò a ridere .
“Spero di essere comprato da lei, passeri piacevoli momenti in sua compagnia” disse Monteferrato .
“Non credo proprio tu sia il suo tipo, il mio sapore si addice al suo palato” controbatté Garda.
“Cos’è una sfida?”
“Hai paura di perdere?"
“Figurarsi se ho paura di uno come te”
“Bene, vedremo chi vincerà”.
“Dolcezza, potrei riscaldarti con un sol sorso” ammiccò Monferrato
“Non dargli retta, e lasciati trasportare dall’ebbrezza che saprò provocarti”.
“Tu hai bisogno di passione, che solo io posso farti assaggiare” intervenne Solopaca.
“ Posso darti tutto quello che ti promettono loro più allegria e godimento” disse Primitivo che non voleva essere da meno
La ragazza osservò le bottiglie e ne afferrò una. La rigirò nelle sue mani e lesse l’etichetta…
“Ragazzi la classe non è acqua, è vino” disse Chianti mentre era riposto nella sua confezione.
Tutti gli altri rimasero in silenzio e lo guardarono in cagnesco.
Castelli romani si rivolse a Monica “Bella, vuoi venire a casa mia stasera ? Due chiacchiere, un bicchiere di vino…”

               By Kirby        

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2 commenti:

  1. ..Lo ammetto....Sei proprio bravo a scrivere..Peccato che sulla scienza non te la cavi poi tanto...
    ..Vabbè..Mica si può essere perfetti?!!!!
    Mile

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  2. Un vero intenditore...poche parole quindi...

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