domenica 7 luglio 2013

Penso quindi Sogno

«Io perciò non voglio stare fermo perché poi mi viene da pensare» disse una volta Luca mentre eravamo in vacanza. Era il tipo di persona che parla e si muove in continuazione. Quelle parole gli uscirono sulla spiaggia semideserta nel momento in cui ci si abbandona alla meditazione.
Penso che avesse paura dei suoi pensieri. La mente affronta montagne russe che possono portarti giù per poi risalire. Se nella tua vita c'è qualcosa d’irrisolto, lei corre lì per punzecchiarti e risolvere la questione. Luca correva per non farsi raggiungere dai suoi pensieri perché era spaventato di affondare e affogare.
 Ci sono persone invece che amano sguazzare dentro se stessi, io sono una di quelle. Cercare tra i ricordi, analizzare le parole dette e dissezionare le emozioni è qualcosa che ti conduce a un nuovo livello di consapevolezza.
Sembra qualcosa di complicato, ragionamenti da Sherlock Holmes che si affollano nella mente per risalire lungo il filo degli eventi, eppure basta nutrire il cervello nel modo giusto e lui schizzerà in orbita per conquistare nuove Lune.
Naturalmente l'uomo può essere soggetto a dipendenza e l'uso diventa abuso. 
Ho visto Ernesto, dall'elevata cultura accademica, inseguire e perdersi in turbine di pensieri fino ad accartocciarsi su cose immotivate e superflue. 
Ho visto Paolo, annullarsi sotto flussi di pensiero piroclastico.
Ho commesso gravi errori per eccesso di sicurezza, dimenticando che un singolo pezzo, può modificare la torre da costruire. 
 La ricerca di risposte è un viaggio onirico infinito che di continuo trasmuta dall'incubo al soglio.  Sia sia riguardi la propria vita, sia riguardi il mondo esterno, l’importante non è svegliarsi mai.

By Kirby


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