martedì 10 gennaio 2012

Umiltà e champagne

Rifflessione del giorno: Oggi mia sorella mi raccontava di una sua compagna di classe che aveva trascorso le festività di Natale a Miami. Insieme alla sua famiglia c’era anche la fidanzata del fratello.
Racconta che al ristorante, durante la sera del 31 dicembre, una cameriera, per errore, rovescia dello champagne sul vestito della fidanzata del fratello.
La ragazza s’infuria, dice alla cameriera che ora dovrà lavarglielo, che se l’ha rovinato dovrà ripagarlo. Insomma, le sue minacce sono talmente forti da spingere la cameriera a scoppiare in un pianto.
Anche se non la conosco, posso facilmente immaginarla una ragazza così: viziata, presuntuosa, immatura, egocentrica, senza un minimo d’interesse verso il prossimo.
Come si può umiliare così un proprio simile per un vestito sporcato? Quali sono i valori di una persona che reputa la propria apparenza, una priorità?
Una ragazza simile non ha ricevuto molto dalla famiglia dal punto di vista umano. Chissà poi quale mostro alleverà se avrà un figlio.
Vorrei vederla in faccia questa ragazza, per sputarle in faccia la sua arroganza, e vorrei mandarla ad allevare porci, farla sguazzare nel fango tutto il giorno, fino a che torni a casa puzzolente ed esausta e far scendere qualche grandino la sua ignobile superbia.
Purtroppo non posso far nulla, e difficilmente capiterà qualcosa che la cambierà a lei, tante persone mele marce della nostra società.


    By Kirby

Nessun commento:

Posta un commento