giovedì 26 gennaio 2012

Arte contemporanea: istruzione per l'uso

“Sei talmente brutto che potresti essere un capolavoro di arte contemporanea”.
L’arte nel suo termine più generico è qualsiasi attività umana che produce forme creative di espressione estetica. L’arte non è altro che l’estensione alla fase adulta del gioco del bambino, a disegnare, modellare, fare balletti, inventare storie.
Lo scopo più puro dell’arte è di suscitare emozioni e trasmettere messaggi.
Come sappiamo tutti il gusto per l’arte è soggettivo e dipende molto dai fattori culturali.
La storia dell’arte ci insegna che per un certo periodo della storia umana, tanto era bella un’opera d’arte quanto più era realistica e simile alla realtà. Ecco che diventava fondamentale imparare tecniche e compiere numerosi studi per ottenere lavori di ottima fattura.
La Guernica di Picasso benché sia un capolavoro di fama mondiale, da considerarsi patrimonio dell’umanità, è uno di quei quadri in cui il messaggio prevarica sull’estetica.
Cosa succede quando il messaggio prevarica sulla tecnica? Si corre il rischio di sopravvalutare l’opera. Le arti visive non hanno un codice raggiungibile a chiunque, come la a scrittura. Un gruppo di persone che si “spaccia” per elite acculturata può “spacciare” un’opera per una grande opera, ricamandoci sul significato e il messaggio.
Da quando è finita “l’età del bello” tutto è diventato un marasma, l’astratto riesce a prendere il sopravvento, e il “messaggio” nell’opera d’arte diventa il fulcro.
Cosa è l’arte oggi? Applicare il cartellino con la propria firma ad un qualsiasi oggetto?  La famigerata opera “cacca d’artista” riprodotta in 90 copie da Piero Manzoni è valutata 70 000 euro cadauna. Perché assegnare tanto valore per un gesto simbolico? Il succo di quella opera la facciamo anche noi ogni giorno nel nostro bagno di casa.
Stesso discorso per le opere di Lucio Fontana. Con le sue tele monocolore squarciate, “supera la distinzione tradizionale tra pittura e scultura” e per il solo fatto di essere stato il primo vince l’esclusiva. Le sue opere fotocopia valgono tanto. Le stesse opere di un altro sono imitazioni scadenti.
I musei di arte contemporanea sono pieni d’istallazioni bizzarre che lasciano al massimo un sorriso all’avventore casuale che pensa: “Carina quest’opera”. Stessi sorrisi li strappiamo anche noi quando produciamo con Photoshop immagini simpatiche da lasciare nelle bacheche dei social network.
Nell’epoca attuale, siamo tutti capaci di creare opere d’arte; basta un po’ d’impegno e un buon idea.
Non è l’arte contemporanea ad essere colpevole. Non è male se si vuole vendere una tela monocolore con tre tagli sopra. Ma è deformante attribuire un valore di migliaia di euro ad opere che posso rifare anch’io fedelmente senza avere chissà quali conoscenze tecniche o abilità.
Il mercato che ruota intorno a tali opere è un mercato malato fatto di furbi, intellettualoidi, artistoidi e figuranti che a mio giudizio offendendono il valore del lavoro di chi ha veramente talento e capacità.
Fatevi un giro su ebay e cercate “arte contemporanea” vedrete cose del genere a 5000 euro.
Perché il mio rutto deve valere meno del rutto di Pavarotti? La sua voce era eccezionale nel canto, ma un rutto è sempre un rutto.

By Kirby

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