lunedì 31 agosto 2009

Definizioni del giorno :

Setta : Idiozia di pochi
Religione : Idiozia di molti

 By Kirby

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mercoledì 26 agosto 2009

Pillole di romanzo

Un Long Island al bancone del bar

Una sera capita che 2 persone un po’ brille si incontrano in un locale; parlano, scherzano e si scambiano il numero di telefono.
Il giorno dopo una chiama l’altra per bere un aperitivo insieme e si ritrovano in quel lussuoso American Bar al 35° piano con vista mozzafiato.
Di notte puoi vedere tutele luci della città separata da una striscia buia: il fiume.
Prendono da bere la stessa cosa, qualcosa che lascia scendere sul fondo un oliva. Dopo un po’ già sono consapevoli di come andrà a finire la serata. Anche se non hanno messo nulla in chiaro i loro sguardi già hanno deciso quello che accadrà stanotte.
Capiterà così che quella notte faranno l’amore per cinque volte di seguito. Non importa dove , non importa del poi. Era il Dio del Destino che aveva deciso di farli incontrare. Come quando lanci al tavolo da gioco i dadi neri e il numero sette viene a tirarti fuori dai guai al momento giusto.
Magari quei 2 non si vedranno più dopo quella sera, o si sposeranno e accompagneranno i loro figli all’asilo.
Quello che capita a loro due è quello che accade esattamente alle migliaia di persone di questa città: Vivono come in un brulicante formicaio, si toccano, si annusano , scivolano incolonnati, si amano, si mordono, si cibano l’uno dell’altra. Questo e tant’altro in onore della Formica regina che li ha messi alla luce.
Non per noi, siamo di una generazione diversa per certe cose. Rimaniamo qui sul ponte a fissare la città mentre il buio ci protegge le spalle. Io nascosto dal mio soprabito grigio e tu che parli poco.
Io e te soli. Io e Max, amici per la pelle, possiamo fingere di far le formiche per una notte, ma alla fine torneremo ad essere i cani sciolti di sempre a passeggiare sotto i lampioni la sera e fermarci di tanto in tanto per riposare.
“Vero ?”
Max alzò la testa e scodinzolò.

    By Kirby

Rumori consigliati : Exit music (for a film) By Radiohead

P.s. Oggi ho scriito l'ultimo post sul blog Nonna Nannina che chiude per sempre.

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martedì 18 agosto 2009

Cantilena d'amore all'angolo della strada

Quella sera c’era la festa patronale nel paesino. La processione era stata commovente poi era venuta la sera. C’erano le luminarie, bancarelle e caramelle; artisti di strada, saltimbanco e torrone. Il flusso di persone aveva riempito le strade, provenivano da tutti i paesi antistanti. La gente aveva messo il vestito buono per l’occasione.
Nella piazza centrale era previsto lo spettacolo canoro di intrattenimento. Sotto lo sguardo dei presenti , dei bambini che giocano con i cani, dei fidanzatini che si tengono per mano, delle nonne con in braccio i nipotini, c’era la showgirl che dal palco teneva tutti sotto scacco.
Il repertorio vantava canzoni evergreen italiane ed internazionali per intrattenere anche il pubblico più esigente; si muoveva con grazia e professionalità, Serminia era il suo nome d’arte.Aveva uno sguardo dolce e forza d’animo. Non era arrivata lì con la spinta di qualcuno ,era bravura mista ad esperienza con cui teneva le redini dello spettacolo tra una canzone e un momento comico.
In quella calda estate il vento soffiava sul suo viso carezzandola con la sua brezza. La folla si divertiva e applaudiva quella ragazza che li teneva in pugno, dal venditore di palloncini alla bambina col vestito rosa in prima file che sedeva sulle ginocchia della madre che cercava di imitarla muovendo le braccia a tempo.
La serata procedeva nel migliore dei modi quando arrivò il momento delle dediche.
“Chi di voi ha voglia di dedicare una canzone?” Disse lei raggiante “Salga sul palco chi vuole fare una dedica a qualcuno.”
Un braccio in prima fila prontamente si alzò. Questo era strano , dato che normalmente prima di convincere qualcuno a salire dove pregarli un po’.
“Prego facciamo salire il coraggioso signore…un appaluso” disse entusiasta.
La folla applaudì , Serminia seguì con lo sguardo sorridendo lo spettatore che saliva sul palco. Era una ragazzo, indossava una camicia nera e un jeans largo. Saliva sicuro con lo sguardo serio fino ad arrivargli al suo fianco.
“Come ti chiami ?” Domandò lei porgendogli il microfono
“Daniele” Rispose lui
“Bene Daniele, che canzone vuoi dedicare e a chi?”
“Vorrei dedicare ad una ragazza presente qui questa sera l’angelo azzurro” lui la guardò per un attimo con uno sguardo serio senza trapelare emozioni.
A quelle parole la ragazza ebbe un sussulto. La foga dello spettacolo non gli aveva permesso di riconoscere quel ragazzo prima .
The Show must go on pensò lei. “Cosa vuoi dirgli ?” domandò mostrando un sorriso sforzato e nascondendo imbarazzo.
“ Non ti ho mai detto del piacere che ho avuto nel parlare con te. Il modo in cui scavavamo a vicenda nelle nostre anime con le parole è una sensazione che non avevo mai provato prima d’ora.
Mi sono rimaste strette alla gola le carezze che avrei voluto farti .” Parlava guardando dritto davanti a sé come se la ragazza fosse nel pubblico, ma in realtà era per timidezza perché ora non riusciva a guardare quegli occhi azzurri. “Perché hai usato la via del silenzio per uscire di scena? Come se non fossi capace di comprendere decisioni. Per non farmi soffrire o semplice viltà? Avrei preferito un motivo per affliggermi piuttosto che rimanere in questo limbo di interrogativi. Perché ho perso la possibilità di amarti? Perché non posso sussurrarti le emozioni che provo per te?
Come un malato ha bisogno di sapere il nome della sua malattia, allo stesso modo ho bisogno di sapere. Mi senti ? Me siente?” Il ragazzo abbassò la testa concluse “Io ho voglia di parlare con te fino all’alba, di tenerti per mano , di camminare con te in mezzo ai boschi, di stringerti forte a me , di farti regali e allegarci biglietti d’amore, di prendere l’auto ed andare in qualche piccolo paese sconosciuto in mezzo ad una montagna e fermarci ad un tavolino a sorseggiare una birra e goderci il silenzio, di sentire il tuo profumo,di litigare e poi scendere a compromessi con te, di diventare una persona migliore per te, Io…ho ancora voglia di te, ti voglio bene”
Senza voltarsi andò via.

   By Kirby

Rumori consigliati: L'angelo azzurro di umberto Balsamo



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sabato 15 agosto 2009

Ferragosto from Hell Valley:  Credo che se tutti gli uomini più arroganti, i tiranni, i prepotenti,i leader sanguinari di folle,gli ingordì senza fondo e i padroni delle nostre vite scalassero una montagna con le loro mani , scendessero nel cuore di una grotta di ghiaccio, osservassero con i loro occhi le meraviglie di un fondale marino potrebbero capire quanto l'uomo è piccolo su questa Terra e addio alla loro avidità, così potrebbe cominciare una nuova vita per  l'umanità...ma questa è solo un illusione...torno a dormire...
(Sognando un mondo migliore)

       By Kirby

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giovedì 6 agosto 2009

Pensiero di una notte d'estate: Vorrei...vorrei inebriarmi col tuo odore. Un caldo abbraccio per esserne intriso e trovar ristoro in questa notte d'estate.

   By
Kirby
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mercoledì 5 agosto 2009

Pensiero della notte : La mia ossesione è scrivere un compedio sul nulla e dopo sentirmi dire da tutti che ho ragione

         By Kirby
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