martedì 15 luglio 2014

Shiver

Capita di fare video con gli amici e capita di interperetarli io stesso



By Kirby 

mercoledì 9 luglio 2014

Il ritorno (seconda parte)


Gesù decise di prendere un treno e andare in Val di Susa dai No Tav, nel suo periodo trascorso nel centro sociale aveva capito che era pieno di peccatori che scagliavano pietre. Prese un treno economico per viaggiare insieme a poveri...pendolari. Pieno zeppo di persone, l'odore gli ricordava una prigione di Gerusalemme, solo più intenso. Tra le brusche frenate, la folla e la mancanza di appiglio, mantenere l'equilibrio era difficile, peggio che avere una croce in spalla. Alla terza stazione Gesù cade a terra la prima volta. Si avvicinò per aiutarlo la piccola Maddalena, zingara che mentre lo sollevava gli allegerì il peso dal borsello.
Alla quinta stazione, Gesù cade a terra la seconda volta ed ha un incontro ravvicinato con i sandali di un vagabondo, e capisce che deve ricominciare a promulgare la pratica del pediluvio.
Alla decima stazione, Gesù sbalza fuori dal finestrino per una frenata più brusca delle altre . Un cordone di No Tav bloccava il transito del treno.
Allora Gesù fece il suo miracolo, la moltiplicazione dei treni e dei binari, facendo passare non solo il convoglio su cui viaggiava ma tanti altri. I manifestanti pensarono bene di rivolgere la loro ira, verso quello sconosciuto che aveva vanificato la loro protesta. Lui scappò rifugiandosi in un treno e così nacque il detto "se i No Tav vanno da Gesù, Gesù va a Napoli".

Il figlio di Dio, aveva sentito parlare del miracolo di San Gennaro, così colse l'occasione della fuga per farsi un giro nella città partenopea. Fuori la stazione viene agganciato da un venditore abusivo del posto , che miracolosamente conosce la sua lingua e gli rifila un tablet e un Iphone ultimo modello. Al momento dell'apertura della confezione trova solo polistirolo. E Gesù pensò è più facile che un ricco entri nel regno dei cieli che non ricevere una fregatura a Napoli (continua)


By Kirby

mercoledì 2 luglio 2014

Il ritorno (prima parte)



Quel giorno Gesù tornò sulla Terra, per vedere come fosse cambiata. Arrivò diretto a Piazza San Pietro dove un Papa parlava di povertà, da un balcone di una chiesa enorme. Intorno a lui, membri del clero, agghindati come i migliori nobili dell'antica Roma. Mentre si allontava sconsolato fu fermato da una pattuglia di vigilanza.
Gesù aveva lo stesso aspetto di 2000 anni fa, e così fu scambiato per un clandestino. Parlare solo l'arabo non lo aiutò di certo. La prima lezione che imparò fu come il manganello usato nel corretto modo non sia da meno alla frusta.
A salvarlo dall'arresto fu una manifestazione per il diritto alla casa. I manifestanti attaccarono gli sbirri con lancio di bombe carta costrigendoli alla fuga. Una di questi petardi colpì la testa Gesù che lo lasciò svenuto sul colpo.
Si risevgliò dopo un tempo imprecisato, in un centro sociale occupato, con la testa fasciata. Era stato portato lì per non essere catturato dalla polizia e sottoposto ai primi soccorsi. Incontrò una ragazza che studiava arabo, ma quando disse di essere Gesù fu preso per pazzo e deriso da tutti. Nonostante questo gli fu offerto un piatto di polenta per sfamarsi.
Capì che in quel posto volevano molto bene a sua madre, tanto da nominarla in continuazione e battezzare un intera serra a suo nome. Si avvicnaa dei ragazzi che stanno bruciando delle spezie simili alla mirra, per poi aspirarle con la bocca. Riceve in dono gli ultimi tiri dell'involucro e qui dopo aver aspirato, Gesù, ha le migliori visioni da quando aveva digiunato nel deserto ed è tentato di convertirsi al rastafarianesimo.
Il giorno dopo arrivarono le forzo dell'ordine a sgoberare il posto. Alla vista dei manganelli, Gesù fece il primo miracolo dal quando era tornato; camminare sui muri per svignarsela meglio.(continua)
By Kirby