sabato 31 dicembre 2011

Buon...

- E' in arrivo il nuovo anno, è tempo di fare bilanci, esprimere desideri, fare previsioni, rinnovare promesse, ora è il momento di...


- La merda di ieri è uguale alla merda di domani.


By Kirby

lunedì 26 dicembre 2011

I bambini e il Natale

Quando ero piccolo, da mia nonna c’era un presepe creato da lei. Aveva intagliato del cartone per realizzare una struttura a due piani, l’aveva dipinta e coperta di muschio e ovatta. Piena zeppa di pastori in tutte le posizioni. Se nel presepe tradizionale c’è un angelo sulla capanna che simboleggia l’annunciazione, in quel presepe gli angeli erano tre. Le luci intermittenti avvolgevano il tutto e io rimanevo a guardare ogni minimo particolare di quella magia, come se volessi imprimere per sempre nella memoria la poesia. Poi c’era un mastodontico albero di natale, reso ancora più immenso perchè posato sul frigorifero.
Oggi a casa di mia nonna , c’è solo un gruppo di pastori sulla libreria. Tutti rivolti verso il “bambinello”. L’albero è sparito.
Le nostre vite sono cicli che si incrociano e i bambini costituisco il motore. Trasmettiamo loro la gioia per il Natale, con le luci, i colori, i regali, gli alberi e i presepi. Allo stesso modo in cui nelle culture in cui non esiste in Natale ci sono altre feste per riunirsi. Affascinati dai bei momenti trascorsi, ogni anno spronano, con il loro entusismo gli adulti che li circondano, a ripetere la magia del Natale.
Quando vediamo il Natale diventato, una festa consumistica è perchè la globalizzazione ha ingrossato e distorto questa festa appartenente ad alcuni popoli del pianeta. Osserviamo così tante storture e ipocrisie nel meccanismo.
Crescendo, le possibilità sono tre, amare, odiare o rimanre indifferenti al Natale. Ma quasi tutti hanno il ricordo indissolubile di felicità della loro infanzia e chiunque nel momento in cui avrà a che fare con un bambino, farà di tutto per rendergli speciale questi giorni; contribuendo ai suoi ricordi di amore verso il Natale.
Mia nonna è diventata la bambina della casa, troppo fragile perché veda e senta pronipoti scalmanati per casa, non c’è bisogno di tante luci e colori per incantarla, o leccornie prelibate per deliziarla, basta semplicemente parlarle, per farla sentire importante come i bambini a Natale.


 


Pensiero del giorno (pubblicato su Spinoza.it): C’è così tanta crisi che l’unico aperitivo che posso permettermi è la comunione


     By Kirby


Rumori consigliati: Elio e le storie tese con Xmas with yours



 

venerdì 23 dicembre 2011

Libri e cazzotti

Ho avuto in omaggio “Libri e cazzotti”, in una libreria, per l’acquisto di alcuni libri scolastici. dalla quarta di copertina scopro che la presente edizione era venduta insieme come inserto del quotidiano “Il mattino”. Sfogliai il libro con sufficienza, dubbioso di un libro regalato come fondo di magazzino.
Questo libro è rimasto almeno un anno a prendere polvere sullo scaffale di casa mia; fino a quando, il giorno in cui mi sono ritrovato senza libri da leggere, l’ ho usato come ancora culturale.
“Libri e cazzotti” è l’autobiografia di Tullio Pironti, noto editore napoletano.
Il titolo è collegato alle due grandi passione dell’autorie, il pugilato e l’editoria. Il titolo si adatta perfettamente alla struttura del libro suddiviso in brevi capitolo di alcune pagine; semplici e diretti come la ripresa di puligilato eppure intensi e puri come un romanzo. Ogni capitolo racchiude squarci di umanità, episodi di vita , gli incontri sul ring, il tentatvo di essere ammesso alla nazionale, i primi passi nell editoria, fino agli incontri con scrittori, cammorristi e politici.
A mio parere, memorabile l’incontro-scontro con Giulio Andreotti. Davide contro Golia. Come la tecnica che Pironti usava negli incontri di boxe, schivando gli attacchi e colpendo al momento opportuno, allo stesso modo fronteggia quello che era uno dei più potenti uomini d’Italia.
In una manciata di giorni ho concluso il libro. La qualità della scrittura non è impeccabile, ma scorre liscia lasciandosi bere in pochi sorsi.
Felice di aver letto questo libro, migliore di tante biografie più autorevoli
Come dice Fernanda Pivano nella prefazione: un libro vero.
 



  By Kirby

giovedì 15 dicembre 2011

Contest Corde Oblique

Ho realizzato questo video per un contest video del gruppo Corde Oblique Cover dei radiohead tratta dal loro ulttimo album


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            By Kirby

lunedì 12 dicembre 2011

Puttane e carta igienica

Qualche settimana fa nella mia città è scoppiato lo scandalo delle escort. Un giro di prostituzione messo su da un negozio di cosmetica e una sala per le scommesse, con protagoniste, insospettabili casalinghe, sposate e con figli. Il tariffario e il tipo di clientela potrebbero far pensare a squillo di lusso, eleganti, acculturate e regine della seduzione pronte a soddisfare ogni tuo desiderio. Invece, a leggere le intercettazioni si percepiscono la cultura bassa delle ragazze e la poca “apertura mentale” a pratiche erotiche diverse dalla norma, ben differente dalle squillo di alto borgo rappresentate nei film.
Emblematici sono i discorsi in cui prostituta, parlando con una delle organizzatrici, avvertiva che il cliente pagava 150 per la prestazione, ma voleva fare anche le “cose sporche”. Posso sospettare che la cosa sporca sia il rapporto anale e mi risulta difficile pensare a una donna, che volontariamente si prostituisce, considerare con tale distacco una pratica consueta in questo lavoro.
Altra chicca era la perplessità della prostituta, quando il cliente esprimeva la volontà che anche lei godesse. Come se la prostituta che gode fosse un altro tabù.
Il punto più grottesco che queste telefonate, a mio avviso, raggiungono, avviene nella conversazione tra il proprietario del negozio di cosmetici e una prostituta, dopo essersi accordati per un cliente, lei gli chiede se può passare a casa sua per portargli una confezione di rotoloni e una di carta igienica.
Se qualcuno si aspetta che le donne erano spinte dalla povertà si sbaglia. Nelle telefonate si parla di denaro usato per comprare prodotti griffati, o per nascondere al marito che l’auto è stata sequestrata dal carro attrezzi.
L’impressione è di donne che si prostituivano per arrotondare e permettersi qualche sfizio in più senza nemmeno riflettere troppo sulla loro attività. Clienti di ceto medio - alto che cercavano la distrazione nella pausa pranzo o infatuati di una donna. Infine c’erano gli organizzatori di questo giro di prostituzione alla Brancaleone.
Penso che se la prostituzione sia arrivata a coinvolgere questo particolare tipo di donna, di mentalità chiusa, povero d’istruzione e non particolarmente bisognosa di denaro, sia stata completamente sdoganata.
La mia città non brilla certo per l’elevato quoziente intellettivo dei suoi abitanti, infatti, il partito più votato è il Pdl. oltre, il calcio, i programmi più seguiti sono quelli di distrazione di massa, tipo “uomini e donne”.
La cosa più interessante è capire come, attraverso i media, sia passato il messaggio, che la prostituzione non sia tanto male.
Probabilmente il famigerato Bunga-bunga ha fatto la sua parte da leone, ma per una volta non incolpiamo solo i soliti.


                       By Kirby
 

venerdì 9 dicembre 2011

Pensiero del giorno: Pacco bomba restituisce ad Equitalia un pò del suo terrore, del suo disordine, del suo rumore


    By Kirby

lunedì 5 dicembre 2011

Ultima isola in fondo a destra

Esile sirena
Nelle mie vene,
Il tuo canto scorre,
Come vino sorseggiato.

Accanto al fuoco,
Desiderando te,
Tra l’ebbro e l’onirico
Trascendo indifeso.

Proteggimi alla stessa maniera
Della madre con il figlio,
Donando un sorriso.

Non occorre parlare,
Solo la voce del cuore
far ascoltare.

Stretti nella morsa di calore,
Sospesi tra gioie e speranze,
Della vita sono il respiro.

Di un groviglio di anime,
E’ fatta l’esistenza,
E Per non annichilire
Del filo rosso richiediamo.

A notte trascorsa,
estinguo il focolare,
Concludo la fantasia e
Ti porgo un loto.


 


   By Kirby

martedì 29 novembre 2011

Uccidere Hitler

Nella puntata appena uscita del telefilm Misfits, un ebreo torna indietro nel tempo per uccidere Hitler.
Nel film “Un cena quasi perfetta” si pone la questione morale se uccidere un giovane innocente Hitler sia giusto.
Nel Film di Tarantino “Bastardi senza gloria” effettivamente viene ucciso Hitler.
Hitler è la figura storia più studiata al mondo dopo Gesù Cristo.
Hitler è ormai nell’immaginario collettivo
La morte prematura di Hitler, avrebbe impedito la seconda guerra mondiale e tutte le conseguenze annesse?
L’uomo che è stato raffigurato come l’incarnazione del diavolo, è stato l’unico artefice?
A mio parere, niente di tutto questo.
Partiamo dal principio. Le guerre si fanno per soldi e gli ebrei furono imprigionati per rubare i loro averi. La storia della razza da preservare e della creazione del super-uomo sono storielle da imbastire alla folla adoratrice (un po’ come quel famoso milione di posti di lavoro di italiana memoria).
Anche senza di lui la storia non sarebbe cambiata di molto, a parer mio.
In Egitto, il dopo Mubarak è stata una dittatura militare senza dittatore diretto.
Hitler è stato il carismatico ammaliatore di folle e di certo nemmeno di non tutta la popolazione. I detrattori erano tanti, che però erano nascosti per la paura.
Hitler e tutti i creatori dell’olocausto uomini malvagi? Certo. Come malvagi sono stati i mandanti di Hiroshima e Nagasaki .
Quello che io mi chiedo è: un singolo uomo può cambiare la storia?
Senza Edison, non esisterebbe l’elettricità? Senza Tim Berners-Lee e i suoi assistenti, non esisterebbe internet?
Risposta: Forse
Forse le cose sarebbero diverse ma non troppo distanti.
Quando c’è una necessità, più uomini si impegnano a trovare soluzioni adeguate.
L’enormità della popolazione umana ci ha resi tutti sostituibili. Un team che lavora ad un progetto scientifico, con la morte di un suo componente, avrebbe un suo valido sostituto.
Obama, senza una forte opposizione politica e lobbystica, avrebbe fatto maggiori riforme.
Berlusconi, con un opposizione politica di diverso livello, non sarebbe stato il predominatore del panorama politico italiano degli ultimi 20 anni.

 


 Pensiero del giorno Puoi essere chi vuoi, ma la vittoria non sarà mai tutto merito tuo


           By Kirby



 

giovedì 24 novembre 2011

Domani

Domani, un mio caro amico dell’università partirà: destinazione Siviglia. Andrà alla ricerca di un futuro che l’Italia non ha saputo dargli. Laureato con il massimo dei voti, in 3 anni è riuscito a racimolare solo qualche breve contratto a progetto. Ora andrà via per non gettare al vento gli anni di studio e provare a realizzare un sogno. Quello che intanto si è lasciato indietro è stata la sua storia d’amore. Quattro anni non sono pochi, se pensi che sia finita solo perché non c’era possibilità di andare a vivere insieme è frustrante, inconcepibile e disumano. Lui è andato via e lei ha preferito rimanere con la sua famiglia e con il suo lavoro al call-centre.
Il secondo amico che vola all’estero. L’altro è andato via un anno fa e tra qualche mese diverrà papà.
Aria amara che si respira in questo paese, i buoni vanno via e i cattivi restano, ogni settimana un nuovo scandalo riempie le pagine dei giornali. L’ultimo in ordine di arrivo è quello dell’ENAV.
Scandali che sembrano far dire “ora qualcosa cambierà”, invece presto sono dimenticati e sostituiti dai nuovi. Tutto finisce in un inghiottitoio di processi lunghi anni, appelli, contrappelli, prescrizioni, poche sentenze definitive e brevi permanenze in carcere.
L’immoralità regna,  noi siamo diventati carne da macello e loro continuano ad ingozzarsi come maiali; intanto, l’ingiustizia che ci brucia dentro, non fa altro che rendere forte il fuoco dell’antipolitica. Vorrei 10 nuovi partiti con centinai di facce nuove alle prossime elzioni, ma so che non sarà così
Se nella prima repubblica, ci sono stati i ladroni e nella seconda, ladroni e puttanieri, chissà cosa ci porterà la terza…
Domani è un altro giorno.
Un altro giorno uguale a oggi.
 


    By Kirby


Rumori consigliati: Una canzone che mi ricorda i tempi dell'universita (con foto annessa) Jethro Tull- Bouree


 


mercoledì 16 novembre 2011

E' in casa Bubu - Recensione demo

Wikipedia definisce il Thrash metal come un genere estremo dell’heavy metal, dal ritmo veloce e aggressivo, con testi che si occupano di questioni sociali, usando un linguaggio diretto e denigratorio.
Ecco, tutto questo ha poco a che vedere con gli “è in casa Bubu?”. Possiamo definirli un gruppo Trash stoner, senza h, ovvero stoner spazzatura.
Dal titolo della loro demo (Zoccolai in passato) si capisce che nulla è lasciato al caso. L’intro è la storia di Amedeo e Amida ; la metafora della vita in chiave fecale che inizia con la frase “Voglio fare la cacca nel tuo culo”.
Poi inizia la giostra con chitarre,basso e batteria che fanno il loro sporco dovere. Ottimo stoner che richiama alla mente locali piccoli, fumosi e pieni di gente che urla e salta come fosse l’anticamera del’inferno. Questo sarebbe la band senza l’elemento che li contraddistingue, ovvero il trash.
Espressioni nonsense , testi improbabili e battute cinematografiche sono quelle che canta e urla la ruvida voce del Vocalist.
“Tu lo sai, sei una mappina”. “Rubo i bicchieri dai tavoli e te ne puoi accorgere solo dal colore delle mie palle”. “Cinque per cinque fa venticinque”.
Sono alcune delle frasi che si possono ascoltare durante la demo. Un profano potrebbe pensare a un incrocio tra Squallor e un gruppo punk. Ma quello che non vedrebbe è il bagaglio di napoletaneità che si porta dietro la band. Da Totò a Lello Arena, passando per tutta la comicità napoletana degli anni 80 e 90. Citazioni su citazioni che solo un appassionato potrebbe cogliere tutte.
Tra un intermezzo del maestro Gennaro D’Auria e la bestemmia del cantante rivolta al fonico, la demo scorre veloce come una bottiglia di Jack tra amici.
Il mio consiglio per il loro futuro è di puntare su quello che gli riesce meglio, ovvero la strada del citazionismo cinematografico e non.
Infatti, la canzone migliore riuscita è quella che chiude la demo (Casa Signoriello), in cui sono riprese battute del film “No grazie, il caffè mi rende nervoso”, rimaste negli annali. Resa in traccia, in modo magistralmente ossessivo, dalla ripetuta sovrapposizione della voce.
“Tenete una sigaretta”?
“Nun ci scassate il cazzo, sto parlando con Nicola ”.

 


P.S. Un consiglio, chiudete in casa figlie e fidanzate che il loro tour è in atto


                    By Kirby


  


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domenica 13 novembre 2011

In Nome del Popolo Sovrano



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Il giorno del mio addio forzato da Splinder, coincide con quello di Berlusconi al governo.
Entrambi, siamo stati costretti a lasciare il nostro luogo. Se fosse stato per lui, nemmeno con il piede di porco sarebbe stato scalzato.
Splinder fu per me una scelta casuale, che diventa dopo sette anni un involucro in cui riconoscersi.
Berlusconi ha scelto la politica per salvarsi il culo, in modo non casuale, e dopo decenni, anche i più ottusi hanno compreso cosa c’era dietro quell’involucro.
Io, ho rivoluzionato parte del mio essere, imparato a scrivere, e comprendere le persone che ci sono dietro la scrittura.
Lui ha rivoluzionato nel male la politica italiana, riducendo tutto a un teatrino, dove il livello di onestà e moralità, si è impoverito.
Che cosa cambierà da oggi in poi? Credo nulla. Io e l’Italia resteremo sempre gli stessi, Berlusconi cercherà sullo sfondo di muovere ancora qualche filo, la classe dirigente è sempre la stessa, proclami vuoti da tutte le parti al funerale .
Scherzi di megalomania a parte, trovo divertenti certe analogie.
Quella fondamentale è il motivo che ci ha costretto a lasciare.
Splinder chiude perché la società che lo possedeva ha venduto a un'altra per debiti. Berlusconi molla costretto dai mercati, perché l’Italia e le sue aziende non finiscano nel baratro.
L’economia ha fatto chiudere Splinder, e allo stesso modo ha fatto cedere Berlusconi. Non è stato il popolo, né i magistrati, gli alleati o l’opposizione, ma l’Euro, e il Dio Denaro.
Ho sempre ammirato l’espressione “In nome del popolo sovrano” ma ormai è più giusto scrivere “In nome dell’Euro Sovrano”.


   By Kirby


 

venerdì 11 novembre 2011

Hello world!

Welcome to WordPress.com. After you read this, you should delete and write your own post, with a new title above. Or hit Add New on the left (of the admin dashboard) to start a fresh post.

Here are some suggestions for your first post.

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martedì 8 novembre 2011

Splinder è morto

Questa mattina mi sono svegliato con le speranze di morte per il nostro attuale governo.
Quando ho acceso il pc ho scoperto che il morto era un altro.
Splinder accoglieva oggi con un avviso agli utenti

splinder2








"ATTENZIONE!
Dal 01/06/2011 non è più possibile iscriversi al servizio e acquistare o rinnovare i pacchetti avanzati SplinderPRO."

uscendo dal mio account e provando a registrarmi come nuovo utente ecco la scritta che compare :

splinder1














A parte il fatto che quella data è fittizia dato che ci si poteva iscrivere anche il mese scorso su Splinder.
Dopo aver constato questo sonpo andato a leggere  qualche comunicato stampa della Dada, la società proprietaria di splinder e ho trovato questo.
 In breve si parla di debiti da estinguere e cessioni della società a terzi. Leggendo i comunicati ho dedotto che splinder sia voce passiva del bilancio ecco perchè c'è questo blocco ai nuovi iscritti. Oppure è solo una cosa momentanea, non saprei dirlo.
Quello che è certo è che se continuerà questo limitazione, Splinder è destinato a morire. Senza un ricambio di utenti ci saranno sempre meno persone a seguire i blog rimasti e un minor numero di visite spinge i superstiti a traslocare.
Ho sempre visto Splinder come un posto per socializzare oltre a poter condividere i propri pensieri e scambiare commenti. Da quando ho iniziato a scrivere non mi era mai venuto in mente di traslocare. Ora a quanto pare dovrò cercarmi una nuova casa virtuale e trasfererie in blocco 7 anni di pensieri. MIca ciccioli


   By Kirby


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martedì 1 novembre 2011

Sul forum di Spinoza selzionano nuove religioni per una futura pubblicazione. ecco il mio contributo

WaterClosetesimo

Una delle più antiche religioni praticate dall'uomo, la cui origine risale probabilmente alle prime scimmie. Questa religione prevede che ogni credente deve isolarsi quotidianamente, almeno una volta al giorno da tuttti, per breve tempo. Qui, Il credente si raccoglie in preghiera e compiere un piccolo grande sforzo di concentrazione per libersi delle pene che lo affliggono. I credenti dopo la preghiera hanno solitamente un' aria soddisfatta e serena.
Tutti i fedeli hanno nella propria abitazione un piccolo altare votivo per la preghiera quotidiana; e i più facoltosi anche due.
Pene atroci soffre colui che non riesce per alcuni giorni a pregare e libersi delle sue sofferenze

Luoghi sacri: Il bagno di casa propria
Oggetti sacri: Carta igenica alla camomilla
Testi sacri: Qualsiasi quotidiano
Rito preparatorio: Caffè e sigaretta
Bestemmia: "Occupato"

Come difendersi: Le persone che hanno provato a difendersi non sono vissute a lungo per raccontarlo

  By Kirby
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venerdì 28 ottobre 2011

Il mio nuovo video.
Nullo di complicato. Ho semplicemente colto il lato comico di una situazione

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=_8vNDVOTP_0]

   By Kirby
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lunedì 24 ottobre 2011

Oggi parlo d'amore. Forse per staccare dall'attualità che mi prende molto ultimamente, forse per tornare un pò con i piedi per terra, forse per aver letto cose che scavano nei ricordi, forse mi occoreva riaffermare la mia identtà...

Amore, passione e dintorni

E' più di un anno che non tocco l'argomento, e voglio tornarci bombardando la domanda centrale
Che cos'è l'amore in senso assoluto? E' il voler bene profondamente qualcuno?
In inglese si usa la stessa espressione per dire "ti voglio bene" e per "ti amo": "i love you". Gli inglesi forse non conosco la differenza tra voler bene e amore?. 
Un amico si vuole bene o si ama?
Tutte queste domande portano solo ad una conclusione. L'amore ha tante sfumature, per amore si può indicare un forte legame affettivo con una persona
L'amore tra amanti invece?
Riferendoci a quello detot in precedenza, si potrebbe dire che l'amore tra amanti è quelle legame che porta una persona a volere accanto un'altra, per il resto della sua vita, Cinicamente posso cambiare "per il resto della vita" con "per quel momento particolare della vita". In fatti è sempre più un lusso trovare questo legame a vita e ci sono uomini e donne sessantenni che cercano ancora sesso occasionale.
Il perchè cerchiamo una persona di cui innamorarci è scontato. E' un nostro bisogno, un nostro istinto a cui pochi riescono a resistere.
Interessante è invece chiedersi quali sono le qualità che ci fanno innamorare di una persona, cosa ci fa scegliere il partner (precisiamo che stiamo parlando di amore vero e non di coppie di convenienza che sono insieme per motivi economici o altro).
A chiunque è capitato di essersi fatto sfuggire il pensiero "quella, me la sposerei" vedendo una avvenente sconosciuta  in un locale.  Ecco, anche se c'è chi non lo ammette nemmeno sotto tortura, ma in questo amore conta l'estetica, i gesti, gli sguardi e l'odore . Poi c'è la comunicazione, il confronto, l'intesa corporea, lo scambio di idee, condivisione di passioni.
Il dare e il ricevere una qualcosa che cerchiamo.
Personalmente, le volte in cui mi sono innamorato o avvicinato a questo legame, l'attrattore pricipale oltre all'estetica erano i modi di fare 
Sola volta, invece, il polo di attrazione più forte è stato mentale. essere affascinato dalla mente di una persona a tal punto da voler avere sempre vicino è qualcosa di strano. Si ha una voglia di entrare nelal sua anima e capirla a fondo per unirsi con lei.
Non è una sua foto a a far tornare a galla i ricordi, ma bensì i suoi pensieri. Quella ragazza è stata un paio di volte ispirazione per i miei racconti-metropolitani. Forse era un potenziale amore che sarebbe durato per tutta la vita.
Se possiamo essere simili fisicamente ciò è diverso con la mente, perchè è frutto delle esperienze vissute.
Trovare una corpo da amare è difficile,ma ,trovare una mente è quasi impossibile.

   By Kirby

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venerdì 21 ottobre 2011

Il seme della follia

A freddo, dopo aver ascoltato alcune interviste dei cosiddetti Black Bloc, deduco alcune peculiarità del popolo italiano.
Il popolo italiano ha una propensione generale a scaricarsi dalle responsabilità. Sono ben felici di trovare qualcuno che dica “me ne occupo io”. Forse, il motivo per cui Berlusconi ha tanto avuto successo agli albori. Questa propensione a essere benevolmente sorvegliati abbassa il loro giudizio critico anche perché sono occupati dalla loro vita privata. Questo disinteressamento dagli affari pubblici comporta una maggior difficoltà a unirsi in situazioni di necessità.
Ho potuto costatare nei miei anni di vita che l’Italia non è capace di far fronte comune contro le ingiustizie. Si protesta solo per i torti che ci riguardano più da vicino. Ognuno vorrebbe tutti sotto la propria bandiera quando si tratta di protestare, per trarne vantaggio e prestigio, questo crea solo spezzettamenti, intanto sotto la cenere si cova rabbia. Se dentro di te accumuli tante pressioni, tribolazioni, oppure vivi da emarginato, accumuli rabbia. Per alcuni individui il passaggio da rabbia a violenza è breve.
Un tempo si diceva che lo stadio di calcio era uno sfogo sociale. Gente che accumulava pressione durante la settimana, utilizzava la domenica allo stadio come valvola di sfogo e gli incidenti erano all’ordine del giorno.
Il nostro popolo cova dentro di sé il seme della violenza. Non conosco le ragioni storiche e culturali, ma ci sono momenti in qui, questo seme trova terreno fertile e nasce. A prescindere dalla sponda politica, le bande armate sono fiorite lungo tutta la strada della Repubblica Italiana.
Probabilmente l’ignavia generale fomenta la rabbia individuale. I neri di sabato scorso non hanno orientamento politico sono un insieme di rabbiosi, disperati, violenti, emarginati che a seguito dello sbandamento generale si sono uniti.
Il pericolo maggiore è che questo movimento violento raccolga proseliti e raggiunga un ordinamento. In un periodo dove la fiducia nelle istituzioni è al minimo storico, non possiamo permetterci anche quest’ulteriore grana. Conoscendo i politici attuali, potrebbero “usare” gli attacchi dei neri per nuove leggi smantella democrazia.
Nel marasma, la domanda più interessante è perché al corteo del 15 Ottobre chi doveva comandava i contingenti di polizia non ha ordinato di fermare i Black Bloc? Le risposte possibili sono due.
- Volontà di far fallire la manifestazione per oscurare i suoi contenuti ed evitare che dilagasse la protesta.
- Incapacità di gestire la situazione preoccupandosi esclusivamente di sbarrare le vie di accesso ai palazzi del potere.


       By Kirby
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domenica 16 ottobre 2011

ABAB

Ieri ero a Roma, indossavo il cartellone che avevo preparato. Una bandiere islandese con la scritta "Rivoluzione islandese in tutta Europa". Una coppia di giornalisti Islandesi mi ferma per poter fotografare il mio cartellone. Un altro tizio mi dice che quello era il cartellone più intelligente della manifestazione. Avevo preparato volantini sulla rivoluzione islandese da distribuire alle persone interessate. Ero lì come tutti per aderire a questa voglia di rinnovamento che stà coinvolgendo tutto il mondo. Un festa di protesta doveva essere. Conoscere persone, scambiare idee, motivarsi a vicenda, proposte di protesta, sorrisi, cori, canzoni.
Poi ho visto i vostri caschi neri sotto il braccio, alcune vetrine sfondate e un auto incendiata. Così, ho capito che a Piazza San Giovanni non  sarebbe andata per il verso giusto.
Il resto è storia, nessuno è intervenuto per fermarvi , e avete trascinato la città in una spirale di violenza.
Avete distrutto qualsisi cosa vi capitasse a tiro. A cosa cazzo è servito?
Mi avete sottratto il diritto protestare. Non è stata la polizia nè i politici, ma voi. Porci neri senza ali.
Avete tolto il diritto alla parola ad un intera generazione, come in una dittatura. Per colpa vostra non si parlerà degli obbiettivi della manifestazione, del significato di essere "Indignati", ma solo di voi.
Costituite un nuovo tumore per la nostra democrazia, rendetevene conto.
Già, parlarne è inutile
, non c'è un minimo di ragionamento logico da intavolare. Siete la razza peggiore, ovvero: ignoranti.
Con voi non è possibile discutere, volete solo distruggere e rovinare come un branco di zombie verdi e putrescenti.

Stronzetti neri galleggianti in vomito e piscio. Questa è l'unico linguaggio che capite.
Per voi ho coniato una nuovo acronimo, un messaggio da urlare contro di voi.  ABAB.

All Blacks Are Bastards

  By Kirby



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lunedì 10 ottobre 2011

Cambiare è possibile

La rivoluzione islandese

Questa è la storia di un paese riuscito a opporsi alla sudditanza dei debiti statali: L’Islanda.
Nel 2003tutte le banche del paese erano state privatizzate completamente. Queste banche ovviamente hanno fatto il lavoro di banche ed hanno cercato di attirare più soldi possibili, in particolare rivolgendosi a investitori stranieri. Promuovendo tassi d’interesse molto vantaggiosi.  I principali investitori sono stati inglesi e belgi (inoltre è stato accertato che la mafia russa sfruttando questi conti ha riciclato denaro sporco).
 Il conto corrente “IceSave” faceva sì che più crescevano gli investimenti e più aumentava il debito estero delle banche. Dal 2007 al 2008 (merito anche della crisi economica) Lo stato islandese ha speso ingenti capitali per salvare tre banche dal fallimento indebitandosi notevolmente. Alla fine del 2008 le banche sono fallite ugualmente lasciando lo stato con un debito del 900% del PIL.
Il Fondo Monetario Internazionale e l’unione europea hanno voluto prendere in mano il debito affermando che era l’unico mondo per restituire soldi all’Inghilterra e all’Olanda; questi si sono fatti carico di rimborsare anticipatamente i relativi risparmiatori.
Nel 2009, sotto la spinta della disoccupazione crescente e l’aumento dei mutui, iniziarono le proteste dei cittadini. Un presidio prolungato portò alle dimissioni del governo in carica.
Nell’aprile dello stesso anno entrò in carica un nuovo governo che pur condannando il modello precedente, si piegò subito al volere della comunità economica internazionale. Per ottenere un nuovo prestito, propose un progetto di spalmare il debito sulla popolazione così a ogni cittadino islandese costava 100 euro al mese per 15 anni.
Ha seguito di questa proposta di legge le proteste incrementarono fino a generalizzarsi. Il popolo prese coscienza che non doveva pagare per gli errori commessi dai banchieri e si ricompattò con le istituzioni.
Il capo dello stato invece di ratificare la legge indisse il referendum.
Nonostante le pressioni internazionali, nel Marzo 2010 il 93 % della popolazione si espresse in modo contrario al pagamento del debito.
Il succo del discorso era questo “Noi non paghiamo il debito contratto da privati, e voi avete sbagliato a prestare soldi a chi sapevate, non avrebbero potuto restituirli”.
 Sostenuta da una cittadinanza furiosa, il governo emise mandati di cattura per i banchieri responsabili della crisi finanziaria, questi lasciarono l’Islanda in tutta fretta.
Gli islandesi non si sono fermati qui. Per sottrarre il paese al potere dei banchieri internazionali e del denaro virtuale, hanno deciso di scrivere una nuova Costituzione. Venticinque cittadini che non appartenevano a nessun partito sono stati eletti per scriverla. La Carta è stata abbozzata su internet affinché qualsiasi cittadino potesse controllare come procedessero i lavori, fare obiezione e proposte.
A Ottobre 2011 dovrebbe iniziare in parlamento la prima costituzione nata su internet.
Olanda e Inghilterra stanno ancora trattando per ricevere i soldi prestati.
 
Il popolo Islandese (circa 320 mila persone) è stato una voce fuori dal coro. Si sono ribellati a un sistema economico che avrebbe causato un impoverimento generale. Per utopia, se tutti i popoli si ribellassero al pagamento dei debiti delle loro nazioni, il sistema crollerebbe e forse si scatenerebbe una guerra mondiale.
E’ questo sistema economico il vero problema? Forse. Sicuramente è la caccia al profitto che ha portato all’accentramento delle ricchezze in poche persone e il costante impoverimento mondiale.
Vogliamo cambiare il sistema? Vogliamo una classe politica capace di fare scelte giuste per la comunità? Vogliamo un’equa ripartizione della ricchezza? Vogliamo la fine della fame nel mondo?
Parliamone….

   By Kirby

Rumori consigliati: Radiohead con Bloom (Harmonic 313 remix)
 
Il 15 ottobre sarò a Roma per la manifestazione che supporta gli indignados di tutto il mondo.
Dobbiamo protestare civilmente per non perdere in nostri diritti. Evitare la svendita del nostro paese, al miglior offerente. Perché come la rivoluzione d’Islanda ci insegna, la sovranità di una nazione è al di sopra del debito economico. I debiti non si scambiano con i diritti delle persone. Altrimenti si ritorna alla schiavitù.



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lunedì 3 ottobre 2011

Pensiero del giorno: Amanda Knox è innocente. Allora chi ha ucciso Laura Palmer?

  By Kirby
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venerdì 30 settembre 2011

Auguri e Addio

Caro Blog, oggi compi sette anni, volevo farti i miei auguri e darti il mio addio.

In questi anni ho condiviso tanto sulle tue pagine, a tal punto da affermare di vivere in simbiosi con te. La spettacolare trasformazione dei miei pensieri in digitale. Primordiale connessione celebro-macchina. Ho versato dentro di te parte del mio io, umanizzandoti; tu hai  cristallizzato sprazzi della mia mente, rendendola razionale e concreta.
Pagine di sofferenza, strofe di gioia, i miei rutti d’ispirazione, il mio odio verso l’ingiustizia, i miei pensieri giornalieri, le mie voglie di far ridere; tu c’eri sempre ad ascoltarmi e a conservare tutto dentro di te. Per questo ti sarò sempre grato. Hai visto il periodo più buio della mia vita, quello che credevo non sarebbe mai finito. Dove i giorni erano tutti uguali, neri e bui. Ora, Il tempo è riuscito a togliere dal mio corpo, anche le cicatrici; ma grazie a te il ricordo di quei giorni non andrà perduto.
Mi spiace dirti che è tempo di prendere strade diverse.
Perché lo faccio?
…“Vorrei prendermi periodo di pausa per riflettere”...
…. “Non è colpa tua, sono io”…
…“Tu sei migliore di me: non ti merito”...
…”Forse sono destinato a rimanere solo”…
…”Ecco, sono gay”
Non lo so.
Forse sarà scioccate per te questa notizia, specialmente il giorno del tuo compleanno, ma sono convinto che ti riprenderai in fretta, sei un blog in gamba, troverai presto qualcun altro che si prenderà cura di te.
Poi non sei solo, hai il ragnetto mangia mosche a farti compagnia. Lo stesso ragno che tante visitatrici hanno detto di non sopportare.
Hai anche lettore di musica con cui potrai trascorrere il tempo. Per l’occasione ho aggiunto una canzone “A Song to say goodye”
Non voglio congedarmi da te con la classica e deplorevole frase “rimaniamo amici”.
Mi piace pensare che ci rivedremo un giorno, mentre sono in fuga dal mondo sulla spiaggia all’Havana.

By  Kirby

Rumori consigliati  "Song to say goodbye” by Placebo


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P.S. Se avete pensato che veramente abbandoni il blog; siete dei creduloni.

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lunedì 26 settembre 2011

Pornografia alimentare del giorno: Melanzane a funghetti affogate nei fagioli alla messicana

  By Kirby

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sabato 17 settembre 2011

L'insalata russa EHV (experimental Humor Video)

Dopo 2 settimane di lavoro ho terminato il mio video di sperimentazione umoristica
Spendete due minuti per guardarlo e ditemi un pò


p.s. In video è mia sorella e la voce è mia oppure era il contrario? Bho

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=qWnCr0e9P88?hl=en&fs=1]

    By Kirby
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martedì 6 settembre 2011

Ballata di fine estate

Spicchio di luna nella notte ,
Come la fettina di limone nella mio aperitivo,
Color Arancio come il mare al tramonto; dal sole
Piccolo e Rosso come sigaretta accesa nel buio.
Puntino rosso del mirino laser pronto a colpire, ma
Moltiplicandosi fasci luminosi della discoteca.
Linee colorate che si ordinano in un arcobaleno.
I colori si scuriscono e adesso sono una serie di bracciali colorati,
tra questi c’è il Nero profilo di una donna nell’ombra, alla finestra.
Sbarre di una prigione che si riflette sul pavimento,
Linee  Bianche e Nere di una zebra che corre nella savana.
Supera un albero dove sul ramo c’è una scimmia; il suo sguardo
Come quello di un bambino che gioca con le costruzioni;
Unendo due pezzi crea la lettera F di
FINE

      By KiRBY
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domenica 4 settembre 2011

“Sei sensibile”
Peggio per te.
Gli sguardi invidiosi ti sembreranno spuntoni acuminati, e le spallate, la carica di un toro impazzito.
Dentro di te brucia fuoco e passione come un vulcano dormiente; ma se non erutti il tuo valore, nessuno si preoccuperà tirarlo fuori e per gli altri resterai solo un ciottolo da calciare. Perché in questo mondo non conta come sei ma come appari.
Dovrai combattere col pugnale tra i denti, aggrapparti a ogni filo sospeso come fosse l’ultimo per conquistare il tuo spazio.
Sorridi e appari trionfante anche nel tuo giorno più triste. In certi momenti la tua unica forza sarà il tuo calore interiore.
Se hai paura, allora va in montagna forse le capre ti apprezzeranno, se fallirai, potrai anche essere divorata dai cani.
Questa è l’unica strada per raggiungere la tua luna.

Dedicato a chi ha bisogno di incoraggiamento                                                

     By Kirby

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mercoledì 31 agosto 2011

L'inganno

Vorrei analizzare un aspetto dell’intelligenza umana: l’inganno.

Noi uomini (ma è un comportamento presente in modo diffuso nelle scimmie) abbiamo imparato ad ingannare i nostri simili. Nascondere le nostre emozioni, mentire per ottenere vantaggi nella società.
In qualsiasi campo della vostra vita incontrerete sempre l’ingannatore ( se non lo siete già voi stessi); l’individuo che lavora di meno e cerca di prendersi il merito altrui, quelli che agiscono solo a parole, quelli che per tornaconto personale non hanno solo due facce ma dodici, quelli che mentono nelle relazioni interpersonali. E’ quante volte invece abbiamo mentito noi se stessi, messi alle strette, l’abbiamo fatto senza neppure pensarci.
La menzogna come mezzo per l’inganno, può creare una spirale di falsità, falsi amori, falsi amici, falsi parenti.
Chi mente ha più probabilità di generare figli. Pensate a tutti quei matrimoni di convenienza economica o sociale. Uomini e donne che intraprendono un relazione e poi tradiscono con la facilità di bere un bicchiere d’acqua, senza rimorsi. Finti legami per veri figli.
Manipolare e sfruttare i propri compagni sostenendo minori costi per lo sviluppo individuale. Si può dare qualsiasi condanna morale ed etica per questi individui ma a livello biologico adottano semplicemente una strategia di sopravvivenza.
La nostra società è diventata talmente complessa da rendere la menzogna parte integrante di  essa.
 
La madre al figlio di pochi anni, vuole fargli mangiare una pesca
- Mangia la pesca
- No, voglio le ciliegie
- Questa è come una ciliegia più grande

             By Kirby

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domenica 21 agosto 2011

Pensiero del giorno: Vorrei che esistesse dio solo per dire al mondo "Voi non avete capito un cazzo di me"

   By Kirby


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Rumori consigliati. "storia d'amore" ricantata da Mike Patton
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venerdì 12 agosto 2011

 Brevissime prima delle vacanze

Qualche giorno fa , in Norvegia, un orso polare ha aggredito un gruppo di ragazzi che era lì per una spedizione, uccidendone uno e ferendone altri quattro. Successivamente  l'orso è stato ucciso ed è stato sottoposto ad autopsia. I risultati che l'ho ha ucciso perchè il suo stomaco era vuoto e non aveva più grasso corporeo. Nel suo territorio non si trovano più foche e la carne umana è stato l'unica alternativa.
Risultato : L'orso uccide per fame, l'uomo per vendetta.


Grande attenzione per le borse mondiali che oscillano paurosamente in questo periodo. Assistiamo impotenti a quando i giornali in prima pagina scrivono "crollo delle borse". Non ci sono scioperi, manifestazioni, riunioni che possiamo fare per fermare tutto questo. Noi comuni mortali assistiamo impotenti, come degli spettori che osservano dalla riva una barca che scivola lungo il fiume. Non avremo vantaggi se quella barca raggiungerà la destinazione, ma se affonderà saremo rovinati.

Buone vacane a tutti e non fatevi prendere dal panico


         By Kirby
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venerdì 5 agosto 2011

Terzo classificato Premio letterario "Lettera d'amore"

 
                                
Amore infuocato


 Cara P.



È la prima volta che prendo in mano la penna per scriverti alcune parole.



La prima volta che ti ho visto ho sentito un rimescolamento nello stomaco. Il tuo profumo è entrato in me con prepotenza, risvegliando i miei sensi assopiti da tempo. La tua pelle rosata risaltava rispetto a tutte le altre presenti nella casa. Poi l’attimo, il bacio, il sapore, e la bocca s’infiammò. Il tempo cristallizzò nell’attimo che non avrei mai dimenticato e sprofondai all’infinito.
Da allora ogni nostro incontro suscitava in me la dolce attesa. Quel piacere nell’aspettarti mentre ti preparavi, con la mente piena sogni e gli occhi vogliosi di rivederti.

La terza volta già c’era qualcosa di viscerale tra noi. Stare con te era il miglior modo di trascorrere la giornata. A cena insieme, guardandoci negli occhi, accompagnati da una bottiglia di vino rosso, fantasticando su come sarebbe bello se restassimo per sempre così. Poi quando tutto era finito e tu eri andata via, osservavo il piatto vuoto e dentro di me c’era solo un malinconico subbuglio.
Quel giorno sono salito sul Vesuvio, il vento sbatteva con violenza le chiome degli alberi, Il cuore rimbombava nella mia cassa toracica sempre più forte, sospesa nell‘aria una poiana mi salutava col suo fischio. Senza paura sono arrivato al cratere e con tutta l’aria che avevo dentro, ho urlato: “Ti amo Parmigiana”.
La gelosia altrui mi portò lontano da te.
Cattivi amici mi dicevano che stava nascendo un rapporto morboso tra noi. Mi consigliavano di non vivere solo per te, c’era un mondo di sapori a mia disposizione. Il dubbio s’instillò nella mia mente fino alla sera in cui ti tradii.
Ora sono maturo per confessarlo. Aveva il pomodoro e la mozzarella come te, era fresca, giovane, spensierata e piena di vita. Il suo nome era Caprese. Forse perfetta, ma non per me. Quello che mancava in lei era il tuo tenero cuore di melanzana. Amabile discendente di una stirpe divina. Tuo nonno, melanzane a funghetto, insieme alla nonna, pasta alla siciliana, ha generato tua madre melanzane ripiene. Dalla sua unione con tuo padre, polpette di melanzane, siete nati tu e tuo fratello medaglione di melanzane.
Sublime creatura, invoco la bontà che risiede nel tuo animo. Sii comprensiva, e perdona questo innamorato afflitto che piange lacrime amare. L’amore è saper perdonare, ritornare sui propri passi, affrontare le paure; come quella di far cucinare il pranzo ai vegani.

Questa sera preparerò la cena e apparecchierò la tavola per due. Sì, sono sicuro che ci sarai. Ti guarderò ancora per dirti che il mio cuore ti appartiene ora e per sempre.
GNAM.


                       By  Kirby

 



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domenica 31 luglio 2011

Riflessioni  su un mondo sul baratro

L'America rischia la bancarotta, L'Europa sempre preoccupata a salvare la Grecia dall'abisso, L'Italia  deve tagliare milardi su miliardi di spese per rimanere a galla.  Non ci sono soldi per le aziende, non ci sono soldi per la scuola, per i disoccupati, per la sanità. Le regioni e i comuni devono pagare associzioni no profit che agiscono nel sociale ma non ci sono i soldi...
Ormai i soldi non ci sono più, Sembrano spariti nel nulla
A questo punto mi chiedo, perchè non creiamo un nuovo sistema economico ?
Magari sensa soldi ? Non so

Cari economisti invece di poltire in vacanza , pensate un nuovo sistema economico che questo qui è andato in malora

Sentitamente ringrazio


    By Kirby

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=bXTdaWlCY9o]
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martedì 26 luglio 2011

OK

Ora tutti questi culi e tette nella homepage di Splinder hanno veramente rotto le scatole


splinder
           By Kirby
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lunedì 25 luglio 2011

L'ignoto

L’ignoto fa paura. In una situazione critica, restare in tensione, sospesi ad un filo ci distrugge.
Questo accade anche per domande della nostra vita a cui non possiamo dare risposta. L’incapacità di afferrare con sicurezza le redini della nostra vita è la scintilla che ci spinge alla continua ricerca di una panacea a questa nostra malattia.
L’ignoto oltre la morte ci ha spinto ad inventare le religioni. Leggiamo l’oroscopo,  consultiamo maghi ed astrologi per il nostro ignoto futuro prossimo.
Devo accettare?  Devo chiamare? Devo partecipare? Devo mollare tutto? Devo dirlo?
Domande su domande intersecano la nostra vita ogni giorno e a volte preferiamo conoscere un cattivo finale piuttosto che continuare nell’ignoto; per lasciare la tensione ed abbracciare la rassegnazione.
 

   By kirby

P.s. Sono finalista per un concorso letterario  9 Agosto forse sarò premiato a Chieti Volesse qualcuno farmi da guida e/o ospitarmi sarebbe bene accetto :-)
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sabato 9 luglio 2011

L'ultimo esercizio per il laboratorio di scrittura umoristica. (rivisitazione di una storia di Fedro prima in C e poi in Z)


Capigliatura contesa

Costanza, canuta, caparbia, cocciuta, capace coprire con cosmetici: crespe, corpo cadente, culo cellulitico.  
Conviveva con cinquantenne, Carlo, calmo collazionatore ceramiche.
Carlotta, conturbante collegiale, carina, civettuola,  coinvolge Carlo  con chiacchiere, conquistandone cuore.
Cornuta, callidamente, carezza cuoio capelluto convivente, contorcendo capelli corvini, che cadono.
Carlo, credendo cure Costanza come coccole, continua cullarsi con cuscino.
Concubina, come cornuta, carezza cuoio capelluto caro compagno, contorcendo capelli candidi, che cadono.
Carlo, credendo comportamento Carlotta come Costanza, compiacente, continua cullarsi con cuscino, crogiolando.
Cosicché Carlo calvo; costretto costruire chioma con costosa chirurgia.
Corrucciato, Carlo castiga cagne, con ceffoni, con cazzotti; culmina calciando culi.
Costernato, causa cretine, Carlo cambiato completamente cuore. Convive con Claudio.
 
 
Zuffa zazzerata
 
Zaira, Zingara zotica, zoppa, zufola zuzzurellone.
Zoe, Zoccola zuccherosa , zampetta, zoom zinne.
Zuzzurellone? Zitto zitto, zigzaga.
Zingara zelante, zac zac, zazzera zuzzurellone
Zoccola zelante, zac zac, zazzera zuzzurellone.
Zucca zuzzurellone? Zero, zolla zappata.
Zuzzurellone zerbina zucca.
Zizzania. Zuffa, Zuzzurellone zoppica zitelle.
Zuzzurellone, zaino, zappa, zip, zufolò zappatore.

Monovocalico
 
Li tiri i ricci, li  tiri, insisti insiti; li finisci.

                           By Kirby
 

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mercoledì 29 giugno 2011


Morte cerebrale per musicista aggredito
due arresti, caccia ai complici



Alberto Bonanni pestato la notte del 25 giugno tra via Leonina e piazza Santa Maria dei Monti: un abitante della zona si lamentava con lui ed altri ragazzi per gli schiamazzi. Improvvisamente un gruppo di persone ha iniziato a picchiare. Un amico: "Assaliti senza motivo". Due persone sono state fermate grazie a Facebook. "Stavo passando di lì, ho dato solo dù pugni"



La ricostruzione. Secondo le testimonianze raccolte, verso le due di notte tra piazza Santa Maria dei Monti e  via Leonina era in corso un diverbio tra un residente ed una decina di giovani appena usciti da un locale dove si erano recati per assistere ad un concerto di loro amici; l'uomo, infastidito dagli schiamazzi notturni, era anche sceso per rimproverare i giovani. All'improvviso da dietro un angolo è arrivato correndo un gruppo di persone che con 'oggetti contindenti' e un casco ha aggredito a freddo i giovani e si sono accaniti in particolare su Alberto Bonanni, caduto a terra, colpendolo più volte con calci e pugni anche alla testa.

Sulla vittima, residente in zona Tuscolana, i medici hanno riscontrato mandibole fratturate, setto nasale rotto, forte contusione alla tempia, edema celebrale ed escoriazioni bruciate sul volto causate probabilmente dai calci e dalle scarpe degli aggressori.

"Stavo passando di lì, ho dato solo du' pugni e me ne sono andato via. E che sarà mai...". Ha tentato di difendersi così, Cristian Perozzi, uno dei due giovani arrestati dalla polizia per l'aggressione. Gli arrestati hanno genitori e nonni che abitano ancora nel rione. Conoscono la zona perché ci sono cresciuti e ci giocavano da piccoli. E forse hanno tentato di 'marcare' il territorio aggredendo un gruppo di giovani che di notte stava gridando, dando fastidio ai residenti. Potrebbe essere proprio la 'difesa del territorio' uno dei motivi che ha spinto all'aggressione.

(Fonte La Repubblica.it)
.......................

E' mezz'ora che rimurgino su quello che ho appena letto

Questo paese ha veramente ha toccato il fondo; i barbari erano più civili degli italiani di oggi. Un tempo additavamo gli albanesi immigrati, ignoranti e criminali che si accoltelavano fra di loro per futili motivi.

 L'assenza di istituzioni, le famiglie precarie, la scuola allo sfascio, ingiustizie sociali,  creano ignoranza...
L'ignorante non pensa prima di agire. L'ignorante crede che deve punirti solo perchè l' hai guardato male. L'ignorante deve punirti se lo rimproveri per qualche sua azione fuori dalle regole. Una parola di rimprovero è un affronto da lavare con i lsangue per l'ignorante.
L'ignorante è ottuso, l'ignorante agisce con il peggiore istinto : la violenza
L'ignorante marca il suo territorio come i cani. Per l'ignorante la città è un luogo da conquistare pezzo per pezzo. Non comprende il concetto di bene comune, di luogo condiviso.

Durante la prima rivoluzione industriale, le città si riempirono di uomini provenienti dalle campagne;  analfabeti  per nulla istruiti, che non avevano una cultura di base per convivere a stretto contatto con centinaia di persone...

Fate voi  2 + 2 vado a dormire. Buonanotte Alberto

By Kirby




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giovedì 23 giugno 2011

La Storia si ripete

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  Rumori consigliati : Cara Catastrofe by Le Luci Della Centrale Elettrica
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martedì 21 giugno 2011

E' ESTATE

Se Abbandoni il tuo cane ti brucio la casa
Ti manometto i freni dell'auto
Ti faccio diventare la moglie sostenitrice della castità
Ti faccio venire a casa Berlusconi e lo lascio da solo con tua figlia
Ti affogo il figlio
Ti eviro il marito
Ti calpesto la suocera
Ti spezzo le giunture
Ti denucio
Ti lego ad un palo e ti faccio ascoltare tutta la discografia di Pupo
Ti cospargo di miele e ti faccio mangiare dalla formiche
Ti rubo tutti i dati personali e li regalo a tutti i call centre d'Italia
Ti scrivo il numero di telefono in tutti i bagni degli autogrill sotto il nome Luana Veladò
....
Ti tatuo sulla fronte "Non sono un essere umano"

   By Kirby

In_prison_by_Makarche

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lunedì 13 giugno 2011

In Nome del Popolo Sovrano

Pensiero del giorno: Oggi mi sento un vincitore, perchè  non c'è nessun partito che può salire sul carro del vincitore, perchè è stato il popolo a vincere. Votazioni trasversali senza schieramenti politici. Solo la volontà del Popolo Sovrano ad unirci: Cambiare si può.
Un grazie a tutti quelli che hanno votato per la mia causa
Un grazie a tutti quelli che hanno votato per la loro causa
Un grazie a tutti quelli che hanno votato per la nostra causa


                By Kirby
Rumori consigliati: "Non siete Stato voi"- Caparezza

                    
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venerdì 27 maggio 2011

Che fine ha fatto Bin Laden ?

Ho visto il film documentario del 2008 “Che fine ha fatto Bin Laden?” . L’autore (quello di “super size me”) con il pretesto di cercare Bin Laden parte per un viaggio alla scoperta del mondo arabo: Egitto, Marocco, Palestina, Afganistan, Pakistan e del loro rapporto con l’occidente.
 L’estremismo è spinto dalla povertà. Ci sono milioni di persone che non ha nulla. Nessuna possibilità per studiare, nessuna possibilità di lavoro, nessuna possibilità di riscattarsi. Persona mal istruite e povere sono facile preda di estremismi di vario genere . Alcune  persone sentono che l’unico modo per riscattarsi in questa vita  è compiere atti estremi.
La politica estera degli Stati Uniti. Ha sostenuto per i loro scopi dittatori per il mondo arabo. Questi dittatori, ovviamente, non si sono mai comportati a favore del loro popolo. Tenendo le popolazioni in uno stato di permanente di povertà. Esempio fulminante è stato l’ex dittatore egiziano Mubarak,  di recente deposto dalla rivolta africana. Un egiziano che vive in condizioni di povertà , sapendo che  il suo dittatore è stato insediato dagli americani non può far altro che provare sentimenti di rancore verso il governo degli USA.
Al Queada si nutre dei poveri per i suoi adepti. Chiacchiere, promesse, e una manciata di soldi bastano per trascinare in una spirale di follia le giovani menti più suscettibili. L’autore intervista molte persone e dappertutto c’è la paura dei genitori per i loro figli possono cadere nelle mani degli estremisti.
Araubia Saudita come sorgente di Al Queada.  In Arabia Saudita non c’è distinzione tra funzionari politici e funzionari religiosi.  Questo significa che chi occupa posizioni di potere nella religione ha in mano il paese.  Nelle scuole c’è un insegnamento anti-occidentale. L’America viene disegnata come un potenza che vuole conquistare il mondo. Osama Bin Laden è stato formato proprio da una scuola saudita. Questa nazione è ricca e forte militarmente; i principali finanziatori di Al Queada sono sceicchi arabi multimiliardari. Tanta assurdità contando che USA e Arabia fanno affari con il petrolio.
 
Cosa ho capito da questo documentario?
Che la povertà è il male della società mondiale.  In qualsiasi contesto chi è povero e mal istruito è più facile che entri in vortici criminali. Senza la “mano d’opera” qualsiasi organizzazione criminale non può svilupparsi.  Una più equa distribuzione della ricchezza comporterebbe minor povertà e minor criminalità.
Siamo ostaggio di estremismi provenienti da ogni lato, religioso, politico…
Ma nonostante ciò , quando c’è da fare affare l’economia non guarda in faccia a nessuno.

           By Kirby

 

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lunedì 23 maggio 2011

Ho partecipato con questo racconto umoristica ad un concorso ma non sono entrato tra i finalisti.

PROVACI TU A DARE UN TITOLO

Eravamo in auto correndo a folle velocità. Talmente veloce che Ernesto dovette scrivere a penna altri numeri sul contachilometri per far avanzare la lancetta. Al crocefisso appeso in macchina, c’era Gesù che si era aggrappato. La foto di Sant’Antonio con la scritta “proteggimi” aveva iniziato a pregare. L’auto cominciò vibrare completamente, sembrava di essere in un vibratore sul set di un film porno.
La velocità era talmente folle che iniziammo a vaneggiare.
Ernesto credeva d’essere Napoleone, e guidò la macchina come fosse un cavallo, percuoteva il cruscotto come fossero i glutei del cavallo e lanciava urla d’incitamento al quadrupede.
Libertà aveva preso i miei capelli e strattonava la mia testa avanti e indietro, emettendo l’urlo di una sirena, infatti, si era trasformata nell’autista di un’autoambulanza.
Io, galvanizzato dal movimento oscillatorio della mia testa e dalle urla degli altri, ero convinto d’esser un pallone di pallacanestro durante una partita di play-off NBA.
Viaggiammo così, fino a quando Napoleone decise di fare una deviazione di percorso. Il cavallo saltò il muretto del bordo stradale e iniziò a galoppare per la prateria; Libertà si accorse che l’autoambulanza era uscita dalla strada, tirò il freno a mano e contemporaneamente mi strappò alcune ciocche di capelli…
Passata la follia, ci guardammo attorno, ma non vedemmo Nessuno in giro. Capimmo che avevamo dimenticato Nessuno all’ultima stazione di servizio.
- Come facciamo? Abbiamo il lavoro da completare. Sottolineò Ernesto.
- Ormai siamo troppo lontani lasciamolo dove si trova. Disse Libertà.
- Hai ragione, tanto ha Nessuno va sempre tutto bene. Risposi –Per il lavoro ci penserà la Provvidenza.
Fummo costretti a viaggiare in una strada secondaria, inconsapevoli di dove potesse condurre, e non c’era nemmeno Nessuno per domandare.
 Arrivammo ai piedi di una collina.
- Oddio che puzza, ma cos’è una fogna? Urlò Libertà.
- Ma quale fogna; sono i piedi di questa collina. Dissi.
- Forse c’è un cadavere da queste parti. Intervenne Ernesto.
- Ma quale cadavere, ho detto che sono i piedi della collina; chissà da quanto tempo non li lava. Risposi.
- Che sporcacciona. Disse Libertà.
Continuammo il nostro peregrinare. La strada secondaria era diventata terziaria, poi quaternaria…
In men che non si dica ci trovammo in mezzo alla vegetazione più fitta: alberi secolari ci guardavano dall’alto con disprezzo, arbusti dispettosi ci graffiavano le fiancate della macchina, sassi maleducati s’infilavano sotto l’auto per farci sobbalzare.
- Sembra un luogo dimenticato da Dio. Osservò Libertà
- Torniamo indietro?  Domandai.
- No, forse più avanti la strada migliora. Rispose Ernesto.
Continuammo zigza-gando tra gli alberi. La luce che riusciva a filtrare tra i rami divenne sempre più debole, fino al buio totale.
Ernesto, dopo aver urtato diversi alberi, disse: “Forse è il momento di tornare indietro”.
- Indietro, dove? Ormai abbiamo perso la retta via, siamo usciti dal sentiero di Dio, solo l’inferno ci attende…
Libertà iniziò di nuovo a impazzire, ora credeva d’esser un predicatore. Uscì dalla macchina e iniziò a parlare interrottamente.
Si rivolse a una quercia secolare e cercò di convertirlo al suo culto (qualunque esso sia) con la frase “convertiti o muori”. La quercia fingeva un ligneo interesse per educazione.
Ebbi un’idea. Consigliai al predicatore di salire su di un albero affinché possa scorgere altri peccatori da convertire e di non preoccuparsi di cadere perché Dio era dalla sua parte.
Tempo dopo il predicatore (pieno di graffi) c’informò che alla nostra sinistra c’era una strada con un folto numero di persone.
- Sicuramente faranno parte di una setta satanica. Disse il predicatore. – Presto autista, andiamo a convertirli!
Ci lasciammo alle spalle quella boscaglia minacciosa, e raggiungemmo un piccolo centro, dove il predicatore aveva visto il mucchio di persone.
Libertà, intanto, si era addormentata.
- Poverina, la scalata dell’albero deve averla stanca. Dissi.
Quel gruppo di persone stava tenendo una manifestazione, e bloccava la strada, impedendoci di passare.
Ernesto s’improvvisò diplomatico e iniziò a contrattare con i manifestanti affinché ci facessero passare.
- Per quali ragioni manifestate?
- Stiamo manifestando contro la guerra. Rispose il portavoce
- Che cosa volete dalle istituzioni?
- Vogliamo la Pace
- Noi possiamo darvi la Libertà, se ci fate passare, la cediamo volentieri.
Iniziarono a confabulare tra loro, poi il portavoce venne da noi.
- Accettiamo.
Lasciammo Libertà ancora dormendo tra i manifestanti e proseguimmo il viaggio.
Ernesto ed io eravamo rimasti senza Nessuno e senza Libertà.
- C’è sempre il lavoro da faree ora siamo in due. Disse Ernesto
- Non preoccuparti Ci penserà la Provvidenza .Risposi sospirando.
Ritrovammo la strada maestra (riconoscibile dal fatto che vuole sempre insegnarti qualcosa), un bellissimo paesaggio di montagne innevate e valli soleggiate si parava davanti a noi. Lo attraversammo senza indugi; era il quadro di un pittore che cercava di vendercelo.
Urlò qualcosa e brandì un bastone. Non riuscii a capire cosa dicesse, eravamo gia lontani, forse voleva salutarci…
Alcune ore dopo ci fermammo per far benzina.
- L’ultima volta abbiamo perso Nessuno, chi dimentichiamo stavolta? Domandai.
- Senti Io, la pianti di dire fesserie? Rispose Ernesto
Mentre discutevamo, si avvicina un tizio losco vestito da pagliaccio in incognito. Infatti, indossava la giacca, la camicia, la cravatta e il pantalone classico, inoltre aveva una ventiquattrore con sé.
-Lei è un pagliaccio in incognito? Domandai
- No, Sono l’ingegner Alfonso Poretti. Rispose lui risoluto.
- Ah Capisco. Dissi non riuscendo a mascherare il mio disappunto.
- Vorrei chiedervi un passaggio, dovrei andare a fare un lavoro, ma purtroppo il treno a vapore su cui viaggiavo si è ricordato di non essere più in circolazione da un pezzo e così sono rimasto a piedi.
- E' la Provvidenza che lo manda allora, cercavamo appunto un ingegnere per un lavoro. Disse Ernesto entusiasta.
- Veramente è il Signor Giorgio Fato a mandarmi, la signorina Caterina Provvidenza è ammalata in questi giorni.
- Mi dispiace davvero, non lo sapevo. Commentò Ernesto.
Orsù non perdiamo altro tempo, salta in auto con noi, abbiamo un lavoro da portare a termine. Dissi Io
- Anche se abbiamo ancora bisogno di un quarto. Sospirò Ernesto.
- Per quello non c’è problema. Intervenne giulivo Alfonso Poretti.
Detto questo, aprì la sua ventiquattrore e nel suo interno c’era un uomo rannicchiato su se stesso.
- Forza, esci fuori.
L’uomo, come un fiore che si schiude, pian piano uscì dalla valigetta e si presentò a noi.
-Piacere sono Franco Franco Franco detto Lucio.
- Problemi di dislessia?
-No, il mio nome è Franco, invece il secondo nome è Franco e poi c’è il cognome che è Franco. Rispose solerte lui.
- A Noi serve un altro ingegnere, non un contorsionista.
-Non preoccupatevi il contorsionismo è un hobby, in realtà sono ingegnere anch’io.
Fu così che entrammo in auto continuammo il nostro viaggio, per fortuna, senza altri intoppi (Anche perché Lucio era una persona facoltosa è pagò l’inventore della storia affinché filasse tutto liscio).
Arrivammo davanti alla fabbrica per il nostro lavoro; ad attenderci la nostra ingegnera capo Roberta Pavone.
-Siete in ritardo. Disse lei spazientita
- Abbiamo smarrito per strada alcuna ingegnerie e abbiamo dovuto sostituirli. DissiIo
- Va bene Seguitemi.
Roberta Pavone entrò in una stanza e salì su una sedia con una lampadina in mano. Noi quattro, ciascuno a un lato della stanza, la sollevammo e cominciammo a ruotarla.
La fabbrica produceva barzellette e freddure. Con la nostra opera riproducemmo la freddura numero 1266332683634 AE Ovvero:
Quanti ingegneri occorrono per avvitare una lampadina?
Cinque, Uno mantiene la lampadina e Quattro ruotano la stanza”.
Soddisfatti del lavoro, uscimmo per una pausa.
- Sai che mentre eravamo bloccati in quella foresta ho trovato questa foglia enorme.
Nel dire questo, Io mostrai questa foglia enorme a Ernesto.
 
Morale: Larga è la foglia, stretta è la via, dite la vostra, ma è meglio la mia.

                 BY Kirby

 
 
 
  
  

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sabato 14 maggio 2011

E' in casa Bubu?

“È  in casa Bubu?”. Progetto musicale ad alto tasso alcolico; quello di cinque balordi all’ombra del Vesuvio.  A detta loro, suonano “cafon-stoner” . Parola composta da genere musicale “stoner” e dal termine “cafone”. Il termine gli si addice a pennello dato che sono grezzi, tanto grezzi, a cominciare dalla voce che non ha testi scritti da cantare  a memoria, ma improvvisa ogni volta, prendendo  spunto da frasi di celebri  film oppure lanciando improperi e minacce al pubblico presente. Voce ruvida e graffiante piena di urla infernali. Batteria a martello che inchioda il cervello sin dai primi colpi, corde di basso e chitarre che  legano il corpo a queste atmosfere hard.  Quello che ha questo gruppo è qualcosa che manca a qualche band conosciuta a livello mondiale :  ovvero la presenza scenica di indubbio impatto, e la carica sul palco. Un consiglio spassionato è quello di incitare il vocalist prima dell’esibizione, otterrete lo stesso effetto dello scuotere una lattina di coca-cola prima dell’apertura: esplosivo. Arrivando anche a fare flessioni sul palco  o a rubare il microfono del  gruppo successivo. Travestimenti ispirati ai film di Totò sono all’ordine del giorno , così da poter veder salire sul palco Fidel Castro e sua moglie, oppure un turco, o perfino scolaretto delle elementari.
“È  in casa Bubu?” sembra tanto una di quelle invenzioni sgangherate  di un professore da strapazzo; che tuttavia riesce a fare il suo dovere: gasare e divertire il pubblico con le loro trovate e le canzoni  incalzanti, per tutta la durata dell’esibizione.
Meriterebbero di marcire nel peggior bar di Caracas e dietro di loro, noi supporter ubriachi. Emblemi di una gioventù decadente votata al cazzeggio, quasi sembrano dire “Non abbiamo un futuro davanti , non ci resta che bere questa musica tra amici e suonare le bottiglie di birra fino all’alba ; alla faccia delle iene e degli sciacalli che sono fuori ad aspettare le nostre carni”.
Sono  giovani, sporchi e cattivi, cosa c’è da dire più?
Non buttare niente è peccato

   By Kirby


[youtube http://www.youtube.com/watch?v=AQYa8De3-9I&w=425&h=349]

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