venerdì 27 luglio 2007


Scrivo scrivo scrivo



Ho sempre scritto i miei racconti in funzione del blog, non m'importava nessun altro motivo, a volte i racconti scritti per il blog li riciclavo in altro modo. L'importante era che qualcuno li leggesse. Le persone che mi hanno fatto i complimenti per qualche storia hanno aiutato a credere in me stesso. Sopratutto quando scrissi "Fantasia di carta", sicuramente il miglior racconto che ho scritto. 



Ora : Ho deciso di scrivere un libro, in realtà l'idea è sempre stata della mia testa ma mi è sempre mancato il soggetto per una storia lunga. l'essere abituato a scrivere racconti brevi mi mette decisamnte in difficoltà, forse era meglio fare una raccolta di racconti, ma non riesco a a farne un insieme omogeneo, alcuni pulp, altri romantici, altri simpatici, non ho la minima idea su quli dovessi concentrarmi; quindi meglio un semplice romanzo



Tutti quelli a cui ho accennato la tram hanno detto che è buona il problema sarà svilupparla nella maniera idonea. Ignoro quando lo teminerò, (amesso e non concesso che riuscirò a teminarlo). Detto questo non so se e quando scriverò una altra storia breve nel blog (un paio erano in cantiere), meglio concentrasi su quest'obiettivo, C'erto dopo chissà se troverò un editore, però che importa al massimo poi lo publicherò a puntate sul blog (W viva la libertà d'opinione)



Tutto questo giro di parole per dire che  racconti sul blog sono sospesi a tempo indeterminato...a parte riflessioni del giorno e rumori consigliti non so ancora così scriverò quì



Vi lascio con un brevissimo brano che ho scritto per il libro...



"La Punto blu viaggiava sulla statale 18, lasciandosi alle spalle la luci arancioni. Quei  lampioni  tipici delle strade cittadine, alti più degli alberi posti a bordi delle strade. Un arancione che al buio trasforma i colori naturali delle cose, un nuovo aspetto , quello della notte. Un nuovo colore naturale, quello alla luce dei lampioni della città. Riflettevano nella notte,  sulla auto che viaggiava solitaria; uno dopo l’altro si susseguivano velocemente come se scorressero su nastro, bagliore dopo bagliore, metro dopo metro. Era tardi, molto tardi."



 



 



 



                                                  By Kirby



 



 



 



Rumori consigliati : Placebo con la canzone "song to ay goodbye" ....e che possa essere un punto di svolta a tutto



 



Song to say goodbye



 



 You are one of God's mistakes
You crying, tragic waste of skin
I'm well aware of how it aches
And you still won't let me in. Now I'm breaking down your door
To try and save your swollen face
Though I don't like you anymore
You lying, trying waste of space.

Before our innocence was lost
You were always one of those
Blessed with lucky sevens
And the voice that made me cry.
My Oh My.

You were mother nature's son
Someone to whom I could relate
Your needle and your damage done
Remains a sorted twist of fate.
Now I'm trying to wake you up
To pull you from the liquid sky
Coz if I don't we'll both end up
With just your song to say goodbye.
My Oh My.

A song to say goodbye
A song to say goodbye
A song to say.

Before our innocence was lost
You were always one of those
Blessed with lucky sevens
And the voice that made me cry.

It's a song to say goodbye.


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lunedì 16 luglio 2007


Crisi



No Depressione



No Apatia



No Avvilimento



Ma crisi d'identità (Io che non voglio essere Io)



Ecco tutto



                           By Kirby



Rumori consigliati : Domenica Modugno con la canzone "Amara Terre Mia". Cantata anche da Mina, e Ginevra di Marco.



"Bella e commovente" ecco tutto



 



Amara  terra mia



Sole alla valle
e sole alla collina
per le campagne
non c'è più nessuno
Addio addio amore
Io vado via
Amara terra mia
Amara e be..e..e..e..lla
Cieli infiniti
e volti come pie..e..tra
mani incallite ormai
senza speranza
Addio Addio Amore
Io vado via
Amara terra Mia
Amara e be..e..e..e..lla
Tra gli uliveti è nata
già la luna
Un bimbo piange allatta
un seno magro
Addio Addio Amore
Io vado via
Amara Terra mia
Amara e be..e..lla.
Amara e be..e..lla.



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giovedì 5 luglio 2007


7 Luglio



Già, 7 luglio
Oddio…7 Luglio
Infatti 7 Luglio
Al fine è arrivato…sia maledetto !
Cosa ti aspettavi ? Tutto continua, tutto procede inarrestabilmente, anche l’arrivo del 7 luglio
Si, ma non credevo che il 7 luglio…
Cosa non credevi ? Eh !?! Hai avuto tanto tempo a disposizione, e ti lamenti pure ?
Semplicemente non credevo fosse stato così
Non mentire ora , ogni tanto te lo rammentavo per preparati…
Ecco! Forse era meglio che non lo facevi!
Io non sono fatto di ghiaccio, lo ricordavo anche per…sono debole quanto te
Che bella consolazione…e tu dovresti essere la parte razionale dei 2…
Scusa, in fondo il 7 luglio è solo un giorno come un altro
Se tu hai bisogno di ricordarmelo allora non è un giorno come un altro...
Magari lo sarà l’anno prossimo
Si; magari…………………………..7 Luglio……7 Luglio ….7 Luglio…….magari



 





 



     ....................nemmeno con una pistola puntata alle tempia.



 





 



          .............finisce il sogno di un bambino.



 



                              By Kirby



 



Rumori consigliati: La canzone "Malarazza" che risale al 1800 da ignoti, e' stata cantata da tantissimi cantanti : Domenico Modugno, Carmen Consoli, Roy pacy & Aretruska, E'zezi, Ginevra di marco, e altri...ascoltatele tutte.



Ha sempre suscitato in me malinconia, ma mi piace troppo per non ascoltarla



Malarazza



Un servu tempu fa d'intra na piazza
Prigava a Cristu in cruci e ci dicia
Cristu lu mi padroni mi strapazza
Mi tratta comu un cani pi la via

Si pigghia tuttu cu la sua manazza
Mancu la vita mia dici che è mia
Distruggila Gesù sta malarazza
Distruggila Gesù fallu pi mmia

Rit.
Tu ti lamenti ma che ti lamenti, pigghia nu bastoni e tira fora li renti (x4)

E Cristu m'arrispunni dalla cruci
Forsi si so spizzati li to vrazza
Cu voli la giustizia si la fazza
Nisciuni ormai chiù la farà pi ttia

Si tu si un uomo e nun si testa pazza
Ascolta beni sta sentenzia mia
Ca iu 'nchiodatu in cruci nun saria
S'avissi fattu ciò ca dicu a ttia
Ca iù 'inchiadatu in cruci nun saria

Rit.
Tu ti lamenti ma che ti lamenti, pigghia nu bastoni e tira fora li renti (x4)

Se na stu munnu ce la malarazza...cu voli la giustizia si la fazza...




 



                                             



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domenica 1 luglio 2007

Scrittori d'oggi (ultima parte)

Dammi i libri di Fabio Mendoza. Disse Ludovico al suo librario di fiducia, entrando trafelato senza nemmeno dir buongiorno.
Il vecchio negoziante si chiamava Luigi, conosceva bene il suo strampalato cliente di vecchia data, e del suo onnipresente progetto di scrivere un libro.
- Ecco a te. Rispose gentilmente il negoziante. Hai deciso di usarlo come fonte d’ispirazione ?
- Sì, hai letto i suoi libri ?
- No, assolutamente, non leggo libri stampati posteriormente al dopoguerra, sono troppo lontani dalla mia visione , sono persone che non ha vissuto le mie stesse emozioni.
- Insolita decisione la tua. Rispose Ludovico stranito
- Che vuoi farci, ogni lettore di libri ha le sue fissazioni,e poi in fondo, una parte di me si è fermata negli anni della guerra…

“Canto di primavera”, era il primo libro.
Arrivato a casa , Ludovico s’immerse nella lettura: “ Un’immensità di colori si parava dinanzi ai suoi occhi, tutti i colori del creato si mischiavano con il verde dell’erba…”
Il primo capitolo era semplicemente la descrizione di un prato fiorito, dove il protagonista si era fermato a riposarsi dopo un giro in bicicletta.
Ludovico rimase abbastanza deluso delle prime pagine, ma senza scoraggiarsi ricominciò a leggere.
Il nocciolo del libro era incentrato su quattro persone le cui storie s’intrecciavano vicendevolmente, nell’arco di una primavera per poi separarsi. Il tutto era infarcito di numerose “pillole di saggezza” sul senso della vita, dell’amore, sui principi morali...L’ultimo capitolo era dedicato all’aspetto di quel prato, il primo giorno d’autunno.
In pochi giorni aveva letto “Canto di primavera” di Mendoza . Una sensazione di amarezza gli era rimasta alla fine del libro.
A parer suo le storie erano costruite apposta per snocciolare sapientemente quelle “perle di saggezza” scopiazzate qua e là; il tutto in una cornice naturale, con fiori e farfalle. La sua conoscenza letteraria era discreta e poteva risalire facilmente alla fonte delle “morali” del libro.
Il giorno dopo camminando per casa, vide il secondo libro sulla sua scrivania, si fermò un attimo e lo guardò con riluttanza, poi con aria di sfida disse :
- Ho l’impressione che tu e chi ti ha scritto, mi stiate facendo perdere solo tempo, cerca di non deludermi altrimenti finirai come Giovanna d’Arco, al rogo.
“ Quando i gabbiani vanno in montagna” . Un nuovo richiamo alla natura , pensò guardando la copertina.
Leggendolo Il succo del libro non cambiava molto. Storie infarcite di sentimenti ,per giustificare poi alcune riflessioni sulla vita.
Indubbiamente gli ingredienti erano miscelati bene, ma era sempre la solita minestra riscaldata.
“Possibile che Fabio abbia un discreto successo con cose simili ?" “ . Mormorava nella sua stanza Quella ragazzina poi che lo riteneva un genio? "Lettori idioti senza un minimo di senso critico “ .
La prima cosa che gli venne in mente di fare, fu di scrivere un’e-mail a Mendoza criticando pesantemente i suoi libri, mostrando le sue limitatezze e dimostrando come avesse rubato le sue frasi a effetto da altre parti e arrangiate a modo suo.
Mentre faceva questo lavoro, pensò che sarebbe stata fatica sprecata, in fondo Mendoza avrebbe continuato ad avere l’immeritato successo.
- Pensa Ludovico , pensa
Era di nuovo a fissare il cursore lampeggiante e a meditare sul da farsi
Lasciandosi trasportare dalla musica che stava ascoltando, colse l’ispirazione al volo…
Iniziò a cercare notizie su internet di scrittori attuali che hanno successo con opere mediocri. Fece una lista di libri, poi iniziò a leggerli e prendeva nota di tutto ciò che non andasse , della mancanza di originalità, delle cose già viste…
Elaborò tutti i suoi appunti in un discorso omogeneo e aggiungendoci tutte le sue considerazioni personali ; così scrisse il libro “Manuale per non farsi fregare dagli scrittori d’oggi”
Fu un successo, di lettori e di querele.

                      By Kirby







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