mercoledì 26 maggio 2010

Tricolore Trasparente

Gli inni, le odi, i poemi;
Possono solo dare i sogni e le illusioni.
Così come un innamorato deluso
Abbandona la mente alla melodia delle note
Per rivivere un amore perfetto e infinito.
Gli italiani non sono mai stati un popolo
Nazionalismo non è mai stato un sentimento,
impegnati tutti a proteggere il proprio orticello.
Solo sotto un pallone di cuoio tricolore ,
tutti dimenticano le divergenze,
come una sospensione dello status quo
Vorrei che il rosso  sia della passione
Per ideali e  valori è non per invidia.
Vorrei che il verde sia di una natura
Protetta,risanata e valorizzata,
capace di sedurre il mondo intero.
Vorrei che il bianco non sia associato
 alla morte di operai e  manovali.
Così, noi qui a chiederci
“Che hanno fatto di male?”
Casta, cricca,
Cricca e casta,
non c’è nemmeno bisogno di nominarvi.
gente che vorrebbe avere la presunzione di rappresentare
e non usa nemmeno l’autobus.
La cosa peggiore ,
Che odio più di tutte ,
E’ passare per stupido
Insieme a tutto il popolo italiano.
“Per un giorno di pioggia, non so cosa farei
Per lavare il male dall’anima”



       By Kirby

Rumori consiglaiti " Per un giorno di pioggia" degli Aprè la classe
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giovedì 20 maggio 2010


Oggi

Day by day
Sono centinai e centinai quelli trascorsi senza amore.
La sera vai a dormire con la convinzione che sarò sempre così per all my life.
Troppo strano
Troppo ingenuo
Troppo pretenzioso
Troppo tutto.
Ti rifuggi in un regalo ad un amico per sopperire all’amore negato
Palliativo. You can’t escape by istinct
Se avessi avuto un figlio gli avrei insegnato Il rispetto per il prossimo
Oggi ho sognato ad occhi aperti:
Finivo in galera,  sono innocente dicevo
Ero un prigioniero politico.
Scrivevo dalla mia cella, intanto mia madre piangeva.
Oggi ho visto una donna con una paralisi facciale,
ho pensato a mia madre,
All’amore che mi ha dato in silenzio,
 I sacrifici fatti per portare avanti la baracca,
Io seduto sulla tavola nella vecchia casa.
Oggi penso a quando non ci sarà più,
A quando non ci sarà più mio padre,
A quando non ci sarò più io,
Quando sarà tutto buio.
Oggi noto che il mio corpo è ancora in salute,
Ma ho sempre più fatica a parlare con gli altri;
Because i’m tired.
Vorrei non aver più bisogno di parlare ,
Comunicherei telepaticamente.
Oggi ho capito che dimentico di guardare negli occhi le persone,
Perdendo il contatto con loro; con la realtà.
 
Today I get a baloon e volerò sull’isola di Pasqua.
 
 
                            By Kirby
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lunedì 17 maggio 2010


Il vestito "buono"

Il post di Avvocanzo e la festa popolare a cui ho partecipato ieri hanno suscitato in me le seguenti riflessioni sul ruolo convenzionale che hanno i vestiti.  Da un lato sono riuniti ad un tavolo persone in giacca, cravatta e 24 ore; dall’altro persone che ballano con vestiti tradizioanli di un tempo remoto.
Nonostante il mio evidente ateismo devo citare uno dei primi che pensava ai vestiti così come oggi ne parlo io: San Francesco d’Assisi.
Un tempo un certo abbigliamento era permesso solo ad una certa classe. Così i tuoi vestiti diventavano uno status sociale. Oggi le cose sono diverse, puoi facilmente entrare in un emporio Armani per comprare un jeans bucato e una camicia colorata ad un prezzo notevolmente superiore di completo da “uomo d’affari” che non sia di marca nota. Ecco che se un uomo d’affari si presenta ad una suddetta riunione in un completo Armani verrebbe canzonato, deriso, richiamato all’ordine . Perché?
Perché quello che si indossa in talune occasioni è una divisa non un vestito come per dire “Siamo qui e apparteniamo allo stesso gruppo” proprio come un plotone militare o una scolaresca. Il vestirsi uguale crea un gruppo, unione; è l’unione si sa che fa la forza. Per l’occasione guardatevi lo stupendo film “L’onda”.
Tornado alla festa popolare. Come sappiamo un tempo la gente che ballava le “tammuriate” era la povera plebe che riponeva nel ballo un rimedio  per dimenticare la fame e la fatica dei campi, gente che non  poteva permettersi abiti lussuosi e vestiva in modo semplice.
Oggi indossare quegli stessi abiti è la volontà di ricostruzione scenografica, l’essere il più vicini possibile all’atmosfera dell’epoca. Una diversa convenzione insomma.
Da oggi credo che quando vedrò un banchiere penserò che è diretto a giocare la partita di torneo contro la nazionale popolani…

                                By Kirby


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sabato 15 maggio 2010

Pillole di romanzo:
Parole sparse al vento


Perché voglio capire la tua anima?
Perché quando parlo con te ho voglia di dissezionare la mia  per mostrartela per poi sfogliare  la tua e metterle a confronto , senza fretta , per tutto il tempo che occorre.
Poi di nuovo per le nostre strade per ritrovarci  dopo una settimana a trascorrere un'altra notte  per rispecchiarci a vicenda…
Il tempo e la volontà remano contro e di riallinearci non capiterà più.
Il tuo ego è fatto di mattoncini. Tutti quelli che riesci a ottenere con la gioia riflessa per le tue azioni, e dietro non c’è un impalcatura per l’ego personale quello che in dosi eccessive si chiama egoismo ma senza abusare è solo vita.
 
Perché sei così?
 
Perché vuoi dare l’affetto ma non vuoi riceverlo. Scegli un bivio malsano dove smetti di legarti alle persone .Per non soffrire dici? Scusa banale.  Se certi rischi non si possono correre quando si è giovani cosa rimane nella vecchiaia? Un palliativo è la miglior fuga per gli istinti e le voglie che ci inseguono?  Da quanto tempo non ti lasci andare completamente priva di difese in un abbraccio ristoratore, come fossi una bambina in seno al padre? Per me queste sono cose per cui vale la pena vivere .
Cosa significa per te aver vissuto?

 
 
Parole scritte cui non seguirà alcun suono, come granelli di sabbia sollevati e sospesi al vento e nessuno potrà più vedere perché non toccheranno mai più  terra

                                               By Kirby
                     

 
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domenica 9 maggio 2010

Leggendo un libro noir con tanto di mitero da risolvere, ero arrivato ad un punto dove intuivo che in questa pagina c'era  la chiave che più avanti avrebbe portato a risolvere il mistero al protagonista, potrei affermare che quella parte mi annoiava. Non mi interessava leggere quella parte ricordarne i particolari per risolvere soddisfatto il mistero. Io sono arrivato nella testa dello scrittore e capire dove lui avesse nascosto la chiave.
Da qui la mia nuova definizione di me stesso è  "Genio primitivo"


Pensiero del giorno : A trascorrere il tempo a capire  le persone , si rischia di vivere una vita bidimensionale come osservare un panorama da un treno.

             BY Kirby
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domenica 2 maggio 2010

Visioni: il carrello della spesa

C’è un carrello della spesa incendiato  che corre lungo una strada in discesa. Questo carrello è enorme e può contenere tutte le merci che l’uomo ha creato, dal fiammifero all’astronave. Nel suo interno sono contenuti anche gli stati e le nazioni tutte, gli animali, le piante e gli uomini stessi.
Da quando ha cominciato il suo viaggio si muove con un incremento di velocità direttamente  proporzionale al numero di cose presenti all’interno. Tutto è avvolto dal fuoco che emana un fumo nero e puzzolente.  Se uno Stato scivola giù, se c’è l’avvento di un nuovo prodotto in cima al mucchio, se un animale viene schiacciato e scompare per sempre ;  ogni volta avviene un esplosione nel carrello e la velocità aumenta ancor di più.  Sono questi scoppi il vero motore del carrello e nessuno più può fermarlo.  Ignoro cosa c’è alla fine della strada , se il carrello può sbandare e rovesciarsi , se il fuoco lo farà fondere e accartocciare su se stesso .
 Quello che posso dire e che vedo tutto questo dal suo interno; ed è simultaneamente, delirante, folle e autolesionistico.
Il carrello corre veloce : AIUTATEMI A SCENDERE.
 
                      By Kirby                            

Pensiero del giorno : I principi e tutti i valori hanno significato nell’ambito e per la durata della civilità che li ha elaborati
            By Spengler



Rumori consigliaii: "Cupe vampe" dei defunti C.S.I.

25aprile_sempre
 
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