mercoledì 31 agosto 2011

L'inganno

Vorrei analizzare un aspetto dell’intelligenza umana: l’inganno.

Noi uomini (ma è un comportamento presente in modo diffuso nelle scimmie) abbiamo imparato ad ingannare i nostri simili. Nascondere le nostre emozioni, mentire per ottenere vantaggi nella società.
In qualsiasi campo della vostra vita incontrerete sempre l’ingannatore ( se non lo siete già voi stessi); l’individuo che lavora di meno e cerca di prendersi il merito altrui, quelli che agiscono solo a parole, quelli che per tornaconto personale non hanno solo due facce ma dodici, quelli che mentono nelle relazioni interpersonali. E’ quante volte invece abbiamo mentito noi se stessi, messi alle strette, l’abbiamo fatto senza neppure pensarci.
La menzogna come mezzo per l’inganno, può creare una spirale di falsità, falsi amori, falsi amici, falsi parenti.
Chi mente ha più probabilità di generare figli. Pensate a tutti quei matrimoni di convenienza economica o sociale. Uomini e donne che intraprendono un relazione e poi tradiscono con la facilità di bere un bicchiere d’acqua, senza rimorsi. Finti legami per veri figli.
Manipolare e sfruttare i propri compagni sostenendo minori costi per lo sviluppo individuale. Si può dare qualsiasi condanna morale ed etica per questi individui ma a livello biologico adottano semplicemente una strategia di sopravvivenza.
La nostra società è diventata talmente complessa da rendere la menzogna parte integrante di  essa.
 
La madre al figlio di pochi anni, vuole fargli mangiare una pesca
- Mangia la pesca
- No, voglio le ciliegie
- Questa è come una ciliegia più grande

             By Kirby

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domenica 21 agosto 2011

Pensiero del giorno: Vorrei che esistesse dio solo per dire al mondo "Voi non avete capito un cazzo di me"

   By Kirby


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Rumori consigliati. "storia d'amore" ricantata da Mike Patton
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venerdì 12 agosto 2011

 Brevissime prima delle vacanze

Qualche giorno fa , in Norvegia, un orso polare ha aggredito un gruppo di ragazzi che era lì per una spedizione, uccidendone uno e ferendone altri quattro. Successivamente  l'orso è stato ucciso ed è stato sottoposto ad autopsia. I risultati che l'ho ha ucciso perchè il suo stomaco era vuoto e non aveva più grasso corporeo. Nel suo territorio non si trovano più foche e la carne umana è stato l'unica alternativa.
Risultato : L'orso uccide per fame, l'uomo per vendetta.


Grande attenzione per le borse mondiali che oscillano paurosamente in questo periodo. Assistiamo impotenti a quando i giornali in prima pagina scrivono "crollo delle borse". Non ci sono scioperi, manifestazioni, riunioni che possiamo fare per fermare tutto questo. Noi comuni mortali assistiamo impotenti, come degli spettori che osservano dalla riva una barca che scivola lungo il fiume. Non avremo vantaggi se quella barca raggiungerà la destinazione, ma se affonderà saremo rovinati.

Buone vacane a tutti e non fatevi prendere dal panico


         By Kirby
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venerdì 5 agosto 2011

Terzo classificato Premio letterario "Lettera d'amore"

 
                                
Amore infuocato


 Cara P.



È la prima volta che prendo in mano la penna per scriverti alcune parole.



La prima volta che ti ho visto ho sentito un rimescolamento nello stomaco. Il tuo profumo è entrato in me con prepotenza, risvegliando i miei sensi assopiti da tempo. La tua pelle rosata risaltava rispetto a tutte le altre presenti nella casa. Poi l’attimo, il bacio, il sapore, e la bocca s’infiammò. Il tempo cristallizzò nell’attimo che non avrei mai dimenticato e sprofondai all’infinito.
Da allora ogni nostro incontro suscitava in me la dolce attesa. Quel piacere nell’aspettarti mentre ti preparavi, con la mente piena sogni e gli occhi vogliosi di rivederti.

La terza volta già c’era qualcosa di viscerale tra noi. Stare con te era il miglior modo di trascorrere la giornata. A cena insieme, guardandoci negli occhi, accompagnati da una bottiglia di vino rosso, fantasticando su come sarebbe bello se restassimo per sempre così. Poi quando tutto era finito e tu eri andata via, osservavo il piatto vuoto e dentro di me c’era solo un malinconico subbuglio.
Quel giorno sono salito sul Vesuvio, il vento sbatteva con violenza le chiome degli alberi, Il cuore rimbombava nella mia cassa toracica sempre più forte, sospesa nell‘aria una poiana mi salutava col suo fischio. Senza paura sono arrivato al cratere e con tutta l’aria che avevo dentro, ho urlato: “Ti amo Parmigiana”.
La gelosia altrui mi portò lontano da te.
Cattivi amici mi dicevano che stava nascendo un rapporto morboso tra noi. Mi consigliavano di non vivere solo per te, c’era un mondo di sapori a mia disposizione. Il dubbio s’instillò nella mia mente fino alla sera in cui ti tradii.
Ora sono maturo per confessarlo. Aveva il pomodoro e la mozzarella come te, era fresca, giovane, spensierata e piena di vita. Il suo nome era Caprese. Forse perfetta, ma non per me. Quello che mancava in lei era il tuo tenero cuore di melanzana. Amabile discendente di una stirpe divina. Tuo nonno, melanzane a funghetto, insieme alla nonna, pasta alla siciliana, ha generato tua madre melanzane ripiene. Dalla sua unione con tuo padre, polpette di melanzane, siete nati tu e tuo fratello medaglione di melanzane.
Sublime creatura, invoco la bontà che risiede nel tuo animo. Sii comprensiva, e perdona questo innamorato afflitto che piange lacrime amare. L’amore è saper perdonare, ritornare sui propri passi, affrontare le paure; come quella di far cucinare il pranzo ai vegani.

Questa sera preparerò la cena e apparecchierò la tavola per due. Sì, sono sicuro che ci sarai. Ti guarderò ancora per dirti che il mio cuore ti appartiene ora e per sempre.
GNAM.


                       By  Kirby

 



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