giovedì 6 marzo 2008

Trompso is Ok

Quando vidi per la prima volta il video dei Giardini di Mirò rimasi sbalordito sia per la canzone sia per il video stesso. Oggi ho deciso di scrivere una breve storia basata su di esso.


C'era una volta un piccolo bambolotto di legno chiamato Trompso. Abitava nella casa delle bambole di un orfanotrofio abbandonato. Aveva passato giorni felici insieme a tutti quei bambini. Ora, da quando aveva chiuso, era rimasto nella posizione in cui l'aveva lasciato la piccola Katia l''ultima volta: affacciato al balcone della casa delle bambole. Capelli color paglia, due occhietti neri, indossava una maglietta a righe bianche e azzurre, e un pantalone ricavato dalla stoffa dei jeans.
“Mi sento solo “ pensava. “l'unica cosa che posso fare e osservare il cielo dalla finestra, mi mancano i bambini, mi mancano le loro risate”.
Il tempo continuava a trascorrere immutato. Tutta sembrava rimanere così per sempre, quando un giorno un tarma cominciò a rosicchiargli una gamba.
“Cosa mi succede?, Perché sento la mia gamba indebolirsi?”si domandava preoccupato. Il suo legno era ormai vecchio e debole, così la sua minaccia fece presto a staccargli un piede...“Oh santo cielo!” Esclamò, “il mio povero piede, e ora come farò?”
Rimase ancora al balcone, in posizione di equilibrio precario, finché una folata di vento lo fece precipitare giù sul pavimento.
“Povero me, cosa dovrà più succedermi ora?” disse sconsolato “non potrò nemmeno più guardare il cielo...
I giorni continuarono a passare, poi le settimane, i mesi e gli anni. Trompso riusciva solo a vedere la luce solare riflessa sul pavimento.
Il vecchio orfanotrofio era sempre più vecchio e decadente,e così venne demolito. La maggio rparte delle macerie furono portate via. Trompso potè rivedere la luce, ma intorno a lui non c'era più nulla, né il tavolo, ne la casa delle bambole e né l'orfanotrofio stesso.
Si sentiva impaurito, non aveva nemmeno più la casa ora a proteggerlo.
La prima notte all'aperto vennero alcune lucciole a fargli compagnia. “Venite tutte le notti a trovarmi” avrebbe voluto dirgli...
I giorni continuarono a passare e l'erba intorno al lui cominciò a crescere, giorno dopo giorno si avvicinava la primavera. Arrivarono uccelli migratori che volavano nel cielo sopra la sua teste, e lui sempre steso nel prato.
La primavera gli portò anche delle margherite che gli fiorirono accanto. “Belle” pensava “ E' la prima volta che le vedo”. E il giorno dopo arrivarono anche le farfalle. “Beate loro,come vorrei poter volare anche io” disse guardandole invidioso.
In estate arrivò una tempesta di sabbia che lo sommerse completamente. Il tempo lì sotto era indistinguibile, non capiva più quando fosse notte e quando giorno.
Dopo Un tempo indeterminato la sabbia fu spazzata via. Era autunno, Il vento portava con se le foglie ingiallite che gli passavano sopra la testa. Una foglia si posò sopra la sua testa e quando il vento la portò via, era inverno, La pioggia cadeva su di lui bagnado tutt0 il suo corpo di legno. I giorni di sole erano rari, per lo più c'erano nuvole e acqua.”Vorrei tanto potermi riparare ora” Pensava mentre continuava a piove a dirotto. Lampi e tuoni lo minacciavano metre lui era sempre sul prato indifeso. Sempre più acqua, sempre più pioggia; finì per essere completamente immerso . Il campò s'allagò , fortunatamente era di legno e galleggiava. pian piano la temperatura scendeva e la pioggia fece posto alla neve, finendo per essere coperto una seconda volta . Tutto infreddolito, e triste avrebbe pianto se avesse potuto...
Il tempo trascorse e il ciclo delle stagioni ricominciò, la neve si sciolse e ritornarono gli uccelli. Una piantina iniziò a crescere vicino Trompso; la cima s'impigliò nella sua maglietta, cosicchè crescendo lo portava in alto...
Se per caso vi trovaste a passare in quel prato, vedrete una alta quercia vicino alle rovine di una casa. Tra I suoi rami c'è Trompso, che al riparo dalle intemperie può guardare tutto il panorama e finalmente sorridere


                  By Kirby



<!--



-->

2 commenti:

  1. Pensiero del giorno: "Lo vuoi il mio cuore? E' piccolo come me, ma è più puro del cristallo e saprà darti tanta serenità"
    CHE DOLCE ^_^

    RispondiElimina
  2. Che piacere leggere ed ascoltare tanta magia....
    .....Sempre impeccabile..;-)

    RispondiElimina