giovedì 30 agosto 2007


Messaggi in bottiglia dal Salento ( Ultima parte )



RIMIGNOLINO: Fai un cumulo si sabbia asciutta e infilaci in cima un bastoncino. A turno si toglie con la mano della sabbia dalla montagna. Perde chi fa cadere il bastoncino. Bello vero ? Io sono molto bravo .
La Playa del Salento è bianca , fine, rimane attaccata in modo ossessivo sulla pelle, sugli abiti, sulle borse. Sottile e umida, un miscuglio letale a dir poco appiccicoso.
Delle enormi dune di retro spiaggia delimita il confine del litorale. Alte diversi metri e rese immobili dalla vegetazione che vi è cresciuta al di sopra. Coprono la visuale dei bagnanti, ingannando i sensi, non è possibile vedere cosa c’è oltre. Un naufrago potrebbe scambiarla per un’isola disabitata se non ci fosse nessuno nei paraggi.
L’acqua è maledettamente calda, invitando al bagno a qualsiasi ora della giornata.
Il colore del mare è di quelli tropicali, un celeste chiaro con sfumature di vere, e più lontano dalla riva raggiunge il blu intenso.
A volte nuoto dolcemente tra queste onde godendo del sole che mi bagna il corpo trasmettendomi un senso di calma e tranquillità. Altre volte invece sono rabbioso, nuoto con furia come se volessi ferire l’acqua, con movimenti scoordinati e schizzando acqua in tutte le direzioni. Nuoto finché ho fiato in corpo, poi stremato rallento e mi fermo. Affanno soddisfatto, guardo intorno, non c’è nessuno nelle vicinanze e godo la mia pace .
Anche se sono a decine di metri dalla riva posso ancora poggiare i piedi sul fondo. Questo lento approfondimento permette di fare una surreale passeggiata in mezzo all’acqua a diversi metri di distanza dalla terraferma.
Ora sono un pesce, l’acqua è il mio elemento naturale, sono accarezzato dalle onde, con facilità faccio capriole, giro su me stesso avanti e indietro…Non sono in grado di stabilire il tempo trascorso, ma a giudicare dalle mani rattrappite e dalla bocca completamente salata deve esserne passato molto.
Le onde poi, sublime divertimento. Posso farci un tuffo dentro, saltare essere trasportato o sommerso da loro, il tutto urlando d’emozione ogni volta che vedo sopraggiungerne una …Un bambino , ecco cosa sono in mezzo a questo paradiso, in mezzo a questa meraviglia della natura ,questa “terra”.
Ciò che più mi colpisce è di trovarmi in una TERRA. Capite cosa intendo ? Con i suoi sapori, i suoi profumi , la sua gente, il suo ballo, i suoi alberi, il suo mare, le sue case.
Questa terra è un luogo dove in qualsiasi paese tu ti trovi puoi “sentire” di essere lì, nel Salento. Credetemi è difficile trovare paesi così.

* * *
Appollaiato su di uno scoglio sussurro delle parole al vento. Lascio che la brezza marina le prenda con sé e le porti lontano come un messaggio in bottiglia.
A volte mi sento invisibile, parlo e le persone non mi ascoltano, voglio esprimere la mia opinione su qualcosa e dopo averla detta sembra che nessuno mi abbia ascoltato, oppure se mi faccio avanti per raccontare un aneddoto sono interrotto la mia storia rimane in sospeso senza che nessuno la richieda. Così, mi sono abituato a parlare negli attimi di pausa del discorso, dire giusto una frase, una parola, magari una battuta anche stupida o una frase di chiusa per il dialogo, una frase veloce e repentina quasi fosse il tempo di battuta di un comico. Anche solo in tre persone sono solitamente quello che ascolta e parla di meno. Il piacere del dialogo riesco ad averlo solo in un confronto a due.
Che stupide divagazioni sotto questo splendido sole, mentre una vespa scava nella sabbia il suo nido…come sarebbe bello avere qualcuno con cui… qualcuno a cui dare… 


                                                                   
                                                                    By
Kirby



<!--



-->

11 commenti:

  1. Leggere le tue parole è come spiccare il volo verso il sogno.
    Non smettere mai di scrivere.
    Da quando ho scoperto i tuoi racconti non posso farne a meno.
    Con affetto ...

    RispondiElimina
  2. Sono arrivata al Salento con ogni tua parola, ho immaginato ogni dettaglio, e mi sono innamorata di quel luogo.

    Un bel racconto!

    RispondiElimina
  3. La sabbia che descrivi mi è vagamente familiare.....come il profumo del mare.......quel mare che ti resta nel cuore e ti tiene legato a questa terra anche se sei lontano.....il candore di quella sabbia che ti entra nella mente e che non vedi l'ora di ritrovare ogni qual volta parti per altri lidi.........
    Tweety

    RispondiElimina
  4. stupendo...rippasserò il prima possibile un bacio

    RispondiElimina
  5. ieri stavo riprendendo in mano "le parole che non ti ho detto" di nicholas sparks.. a proposito di messaggi in bottiglia... appena riesco posto la prima lettera... ciao!

    RispondiElimina
  6. Anche se in ritardo....sono ormai le 15.07.....BUONA GIORNATA!
    Tweety

    RispondiElimina
  7. Anche per te una pioggia di cuori....

    Oggi ho indetto la giornata dal cuore...ne lascio un po' in ogni blog amico.......
    Un abbraccio virtuale e BUONA GIORNATA....
    Tweety

    RispondiElimina
  8. sembra di vedere ciò che scrivi... sì, sarebbe davvero bello avere qualcuno...

    RispondiElimina
  9. ..e quegli splendidi scogli*.*

    lu Santu Paulu meu te le tarante,
    ca pizzichi le fimmine a 'mmenzu l'anche..
    lu Santu Paulu meli te li scurpiuni
    ca pizzichi li masculi a li cuiuni..

    ci viti ca se cotula lu pete
    quiddhu e lu segnu ca ole ballare..
    ci è Taranta lassala ballare
    ci è malincunia cacciala fore..

    un bacio..

    RispondiElimina