venerdì 12 giugno 2009

Sisma 6.5

Reduce da 18 giorni di volontariato all’aquila avrei voluto scrivere lo Zibaldone aquilano. Tornato a casa pensieri, appunti, riflessioni si rincorrono l’uno con l’altro senza trovare un ordine preciso, come un cane che gira su se stesso in continuazione per trovare la miglior posizione prima di accucciarsi. Il tempo passa e i pensieri sempre son più lievi. E’ tutto molto complesso, Tutto il giorno a lavorare e non fai molto caso a quello che ti circonda, la sera la stanchezza prendeva il sopravvento e non pensavi ne a quello che hai fatto, né a quello che farai. Così mi ritrovo a mettere per “iscritto” in fretta e furia quel poco che è rimasto tra le pieghe dei miei neuroni prima che perda ogni cosa.
Il Campo di accoglienza è un Italia in miniatura con tutti suoi pregi e difetti. Tra i volontari dei vari corpi e associazioni ci sono tutte le tipologie di persone che puoi incontrare in una normale azienda dall’instancabile lavoratore al raccomandato che trascorre il tempo gironzolando e nessuno gli dice nulla perché lui può. L’armonia sul lavoro era rilassata ,si lavorava sodo
Cucinavo e di cibo ne ho visto veramente tanto , quintali e quintali di ogni genere e conservati in container e celle frigorifero. Ogni minima fase della preparazione era esponenziale. Tanti pomodori, tanto tonno, tanta pasta e tanto cibo sprecato. Purtroppo il cibo cucinato e non consumato andava nell’immondizia e anche quello scaduto di un solo giorno. Kili e Kili andati macerati alla faccia di chi muore di fame; purtroppo erano quelle disposizioni in merito.
Le disposizioni, croce e delizia, come quella di interdire la zona rossa che tante polemiche ha suscitato. Per certi versi hai come l’impressione di essere dentro un libro di Machiavelli con trame che si tessono sotto e macchinazioni che si tessono sotto i tuoi occhi. I finti ispettori dell’igiene sono uno dei segnale che presenze esterne voglio entrare nel giro d’affari che sta ruotando introno l’Aquila. Il G8, credo sia la mossa più sbagliata che si possa fare in una situazione del genere ,che porterà solo disagi a chi già ha abbastanza problemi per conto proprio.
Quello che mi domandano tutti è “Com’è la situazione, come stanno le persone?” . Le persone , la gente sono il fulcro di tutto. Non sono qui a parlare del dramma. La descrizione della zona rossa è esauriente, macerie da bombardamento , cani che vagano senza più un padrone, puzzo di carne rancida, unici umani i vigili del fuoco che continuano imperterriti il loro lavoro. Dietro questo scenario ci sono tante storie e tanta umanità.
Per alcuni gli sfollati si adagiano sulla bambagia per tutti gli aiuti che ricevono, per altri invece reagiscono bene e si rimboccano le maniche sul da farsi. Come sempre la verità è relativa, dipende dai punti di vista. Le lettere di bambini che scrivono ad altri bambini sono la purezza in questo marasma. Il resto non conta, il resto non ci interessa.
Per il campo vedo una gabbietta per gli uccellini appesa ad una tenda, un recinto per un piccolo cane con un cartello che dice “Attenzione cane feroce, si chiama Spillo altrimenti detto Sisma 6.5”.
Anziane donne consumate dalla vita che potrebbero trascorrere gli ultimi anni della loro vita in quelle tende; spero di sbagliarmi.


            By Kirby

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3 commenti:

  1. hai tutta la mia ammirazione. non penso sia stato facile neanche per tutti voi volontari il "lavoro" svolto a l'aquila. Davvero tutta la mia ammirazione per te e tutti gli altri volontari. E' bella e interessante la tua testimonianza, forse sarebbe anche giunto il momento di lasciare più tempo ai vostri resoconti, pareri, ecc.. che non alle ormai inutili parole di giornalisti e politici che parlano solo per portare acqua ai loro mulini.
    Ancora complimenti per quello che hai e avete fatto

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